Una rissa di troppo, bar chiuso due mesi
Una mazzata per i gestori del bar del Lady Club, il locale di via Forte Marghera ai quali il questore ha sospeso la licenza per due mesi. Lo ha fatto dopo l’ennesima rissa, tra avventori del locale, scoppiata nella notte tra sabato e domenica davanti allo stesso club. Quindi stop alla somministrazione di alimenti e bevande, da ieri, perché il questore Angelo Sanna ha disposto la sospensione dell’attività, a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica.
Il circolo Lady Club, dopo la precedente sospensione dell’attività disposta con analogo provvedimento dal questore nel novembre dello scorso anno, è tornato, secondo la polizia, luogo di episodi di violenza, con risse ed aggressioni con feriti, e come luogo di incontro di persone pericolose e pregiudicate, nonché causa di disturbo alla quiete pubblica. Le segnalazioni e gli interventi di polizia all’interno del locale in questione si sono intensificati a partire dalla scorsa primavera fino a qualche giorno fa e hanno seguito un’escalation di violenze e degrado. A questi si aggiungono gli esposti alla polizia locale su disagio acustico e disturbo della quiete pubblica, oltre al disturbo generato dagli avventori che sostavano nelle vicinanze del locale fino a tardi. Nel giugno 2014 agenti delle Volanti intervenivano per una rissa sfociata nel locale e soccorrevano un romeno di 21 anni in preda ad una grave intossicazione alcoolica. Nel successivo luglio una nuova aggressione lasciava a terra un cittadino albanese di 36 anni anch’esso in stato di intossicazione alcolica e con ferite multiple al corpo.
Tra ottobre e novembre scorso i controlli evidenziavano nuovamente la presenza costante nel Lady Club di persone con gravi pregiudizi penali e di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona, in materia di stupefacenti e di immigrazione.
Il 16 novembre scorso l’episodio più grave quando, alle ore 2.57, personale delle Volanti interveniva nell’esercizio commerciale in questione per segnalazione di rissa: all’interno del locale un gruppetto di albanesi ed un gruppo dell’Est Europa si erano fronteggiati litigando per futili motivi ed avevano iniziato a passare alle vie di fatto spintonandosi. Il confronto era poi degenerato e, all’uscita del locale, si verificava l’episodio più grave, ossia il ferimento di uno dei protagonisti, un albanese di 22 anni, pregiudicato per guida senza patente, violazione alle norme sull’immigrazione, che restava a terra privo di conoscenza poiché colpito violentemente al volto.
E quindi l’epilogo dell’8 marzo scorso. Un’altra rissa con il coinvolgimento di una decina di persone.
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