Una raffica di no alla Orte-Mestre

Sindaci e comitato Opzione Zero contro l’opera da 10 miliardi. Favorevole la Confindustria di Venezia
per il bene fabio livieri - Il nuovo sindaco Fabio Livieri
per il bene fabio livieri - Il nuovo sindaco Fabio Livieri

DOLO. È una raffica di no quella che viene da Comuni, forze politiche e comitati alla decisione del Governo di inserire la Romea Commerciale all’interno della legge di stabilità. La Riviera del Brenta, insomma, insorge contro un’opera che ritiene solo inutile e dannosa. Un no secco arriva dal sindaco di Dolo Alberto Polo. Qui la Orte - Mestre potrebbe passare nel caso fosse scelto l’innesto A al Passante, quello cioè da Lughetto a Roncoduro. «Siamo contrarissimi», spiega il sindaco Polo (Pd), «a quest’opera. Siamo contro a senza se e senza ma, qualunque sia il suo tracciato. I volumi di traffico sono diminuiti in modo fortissimo dal 2007 ad oggi e questo progetto ora è vecchio. Va messa in sicurezza la Romea attuale se si vogliono evitare incidenti e tragedie» . Il sindaco va nel dettaglio. «Dolo ha subito ben quattro interventi sul suo territorio. È stato soppresso il casello autostradale a Roncoduro e mai riaperto. Non è stato liberalizzato il tratto autostradale Dolo-Mestre come ci era stato promesso. Abbiamo subito il transito del Passante e ci hanno riempito di opere complementari al Passante. Ora diciamo basta».

Il comune di Mira con il capogruppo in consiglio Comunale M5S, Mauro Berti, ribadisce il suo no secco alle grandi opere. «Il consiglio comunale di Mira e la giunta», dice, «hanno detto no in tutte le salse alle grandi opere che servono solo alle lobby del cemento e portano devastazione». Mira insomma non vuole nè il piano A verso Roncoduro nè il B verso Villabona, ma si schiera contro l’opera tout court. Diversa la posizione del sindaco di Campagna Lupia, Fabio Livieri (centrodestra) che, però, rigetta anche lui la Romea Commerciale: «Una nuova autostrada come la vuole il governo», afferma Livieri, « ormai non serve a nulla, è uno spreco di risorse e denaro e uno sfregio all’ambiente. Meglio sarebbe procedere al raddoppio dell’attuale Romea sul lato laguna. È un progetto fattibile». Intanto dopo il comitato Opzione Zero all’opera dice no anche il Sel di Mira. «Se fosse confermata l’intenzione del Governo», dice il segretario Paolo Dalla Rocca, «ci troveremmo di fronte a una situazione inqualificabile. L’opera è inutile e obsoleta sul piano infrastrutturale, Zaia dimostri coerenza, se vuole aiutare i “suoi veneti”».

È favorevole, invece, alla Romea Commerciale l’area di Chioggia. «Siamo favorevoli», spiega Filippo Olivetti di Confindustria di venezia e Rovigo, «al rilancio del progetto della Orte-Mestre approvato dal Cipe. In più di un’occasione ci siamo fatti portavoce presso gli enti pubblici preposti della necessità di puntare su alcune infrastrutture nevralgiche per lo sviluppo del territorio. Da molti anni gli imprenditori dell’area chiedono di approvare e realizzare questo asse viario, che attraversa un’area da sempre isolata e marginale nella provincia e nella regione».

Alessandro Abbadir

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