Una passerella ciclopedonale sospesa sul canale Pordelio

CAVALLINO. Una passerella ciclopedonale lunga nove chilometri sospesa sul fronte lagunare del canale Pordelio è la novità più importante del progetto di fattibilità che metterà in sicurezza la...

CAVALLINO. Una passerella ciclopedonale lunga nove chilometri sospesa sul fronte lagunare del canale Pordelio è la novità più importante del progetto di fattibilità che metterà in sicurezza la viabilità lungo laguna illustrato ieri sera dalla giunta in sala consigliare. La struttura agganciata come una mensola metallica sul muro che oggi si affaccia alla laguna opportunamente rinforzato partirà dal ponte sul Pordelio di Ca’ Savio per raggiungere piazza Santa Maria e collegarsi con il Casson, tranne il tratto di un chilometro della zona della Marinona.

«Stiamo ancora studiando i materiali che andranno a comporre il piano ciclabile che correrà sulla parte esterna del muro», spiega l'assessore ai lavori pubblici, Roberto Vian, «l’opera, che potrebbe costare fino a 9 milioni, cambierà il modo di percepire la laguna e sarebbe sempre meno caro dell’intervento tradizionale di abbattimento del muro esistente per spostarlo di tre metri verso l'esterno».

«Come è noto la sistemazione di via Pordelio, la sua messa in sicurezza e la realizzazione di una pista ciclabile», spiega il sindaco Claudio Orazio, «erano comprese all’interno dell’accordo di programma con l’allora Magistrato alle Acque e il Comune di Cavallino-Treporti da me sottoscritto ancora nel 2003. A causa delle limitate risorse a disposizione soprattutto del Magistrato alle Acque, l’attuazione di quell’accordo si è praticamente fermato a Ca’ Savio, ma la realizzazione di una pista ciclabile lungo il Pordelio è uno degli obiettivi strategici del Comune».

«Abbiamo quindi ritenuto opportuno», conclude, «affidare uno studio di fattibilità per la sua realizzazione indipendentemente dall’accordo di programma ed abbiamo deciso di affidare lo studio a un atelier di giovani architetti che collaborano dal progetto ideato dall’architetto Renzo Piano quando è diventato senatore a vita alla riqualificazione urbana».

Francesco Macaluso

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