Una nuova chiesa in piazza Nember

Il patriarca Moraglia sarà oggi a Jesolo alle 17.30 per la cerimonia di dedicazione al “Cuore Immacolato di Maria”
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Le porte della chiesa del Cuore Immacolato di Maria si sono aperte ieri sera in via Vespucci, poco lontano da piazza Nember al lido di Jesolo. Una festa per tutta la città che vede aggiungersi una nuova casa del Signore dopo anni.

Oltre al pool di artisti e progettisti che hanno contribuito a realizzare l’opera, ispirata a una nave che solca il mare, con la Madonna Capitana da Mar di Annalù Boeretto, ieri la recita dei vespri con don Italo Sinigaglia, parroco di piazza Trento, con don Natalino Bonazza, docente dell’istituto Marcianum. Oggi, alle 17.30, la dedicazione della chiesa con il patriarca Francesco Moraglia a Jesolo assieme a don Italo. Una storia che inizia nel 1972. L’allora parroco don Francesco Castorina aveva ideato e pensato questa grande chiesa per gli ospiti della località. Nel 1995 arriva don Italo che subito viene investito della questione dal predecessore che lo esorta a continuare nell’opera.

Il Comune comprende questo progetto e lo inserisce nel masterplan cedendo poi il terreno, appartenuto a una famiglia di Padova, alla parrocchia. Grazie all’interessamento della Conferenza Episcopale, ai tanti benefattori e al comitato di gestione della parrocchia, con il parroco don Italo, è stato possibile arrivare alla realizzazione di questo sogno. Ce ne era bisogno, anche perché la chiesa più vicina è quella di piazza Trento, il Sacro Cuore di Gesù, a circa quattro chilometri. Si parla tanto di crisi delle vocazioni, di secolarizzazione della chiesa e di fedeli che si allontanano perdendo la via. Ma una nuova chiesa è un segno importante.

«Ho tanta fiducia», dice don Italo, «la fede ha un respiro lungo, abbiamo speranza. Il comitato di gestione parrocchiale, con il consiglio per gli aspetti economici, ha lavorato tanto. Poi dobbiamo ringraziare la Conferenza Episcopale e i tanti benefattori che non voglio comparire, ma sono stati quelli che ci hanno permesso di andare avanti».

Le campane sono state forgiate dalla Comin campane e fonderia De Poli. L’albero maestro è di Gianmaria Potenza. Le vetrate di Simona Favrin con Albano Poli di Porgetto Arte Poli. La chiesa è stata progettata dunque dall’architetto Devis Rampazzo con i colleghi architetti Massimo Sinigaglia e Simona Favrin. Il tabernacolo è di Nicola Moretti. Sono state scolpite dall'artista sandonatese Annalù Boeretto le due opere più in vista, vale a dire il crocifisso all'interno, che è una statua in resina bianca trasparente, e la Madonna Capitana da Mar è invece una scultura bronzea di 3 metri e 20 realizzata nella fonderia Guastini di Vicenza. Tutti gli artisti saranno presenti. Per la 38enne Annalù Boeretto, che ha creato il crocifisso e la Madonna da Mar, queste opere assumono un significato molto importante nei 20 anni di carriera.

La chiesa sarà aperta ai fedeli per la preghiera da oggi, dopo la dedicazione. Successivamente si deciderà se e quando tenerla aperta anche tutto l’anno, a seconda di quanti residenti verranno a vivere in queste zone del lido.

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