Una nave “tocca” il fondale. La Capitaneria: pescaggi ridotti
VENEZIA. Una nave “tocca” il fondale mentre percorre il curvone d’ingresso a Porto Marghera: normalmente lungo canale dei Petroli è autorizzato il transito con pescaggio fino a 11,50 metri, lasciando un metro di lasco sotto la chiglia.
Ma la segnalazione in arrivo dal pilota del porto - l’episodio risale al pomeriggio del 24 luglio - ha spinto ieri la Capitaneria a diramare alle agenzie marittime una nota con la quale ha ridotto il libero transito solo alle navi fino a 10,30 metri di pescaggio, riservandosi «per tutte le altre di ponderare caso per caso la possibilità di autorizzare manovre portuali di unità con pescaggi superiori, intenzionate a percorrere il canale Malamocco-Marghera dopo il cosiddetto “curvone”».
Una nota che - pur non essendo un’ordinanza - ha creato un certo scompiglio tra le agenzie marittime: come fare con tutte le navi in arrivo e già in calendario, con pescaggi superiori ai 10 metri e 30?
«Siamo molto allarmati e preoccupati che, dopo gli escavi da poco eseguiti lungo i canali portuali, si possano creare queste situazioni che possono creare grandi difficoltà agli operatori», commenta il portavoce degli agenti marittimi, Alessandro Santi, «ma siamo anche assolutamente fiduciosi che la cosa si risolva. Abbiamo chiesto un incontro urgente alla Capitaneria e lunedì contiamo che questo fulmine a ciel sereno si chiarisca».
In serata, la Capitaneria di porto a domanda, risponde. «Non sarà impedito l’accesso alle navi», spiega il capitano di vascello Sandro Nuccio, responsabile dell’ Ufficio tecnico della Guardia costiera di Venezia, «ma dopo la segnalazione di anomalia registrata dai piloti - in attesa di chiarire la situazione - verifichiamo che per ogni nave ci siano le migliori condizioni di sicurezza, magari modulando il carico o facendo in modo che l’orario di ingresso coincida con il colmo di marea. Lunedì ci riuniremo con tutte le parti - operatori, piloti, autorità portuale - per aggiornare la situazione».
È stato, comunque, un pomeriggio frenetico di consultazioni,dopo l’anomalia della “toccata” della nave in ingresso al porto commerciale. Una situazione da chiarire, ma già l’Autorità portuale assicura di intervenire - se necessario - per ripristinare fondali e navigabilità.
«L’ipotesi iniziale è che si fosse creata una “motta” e per questo abbiamo subito reperito i fondi per un eventuale immediato intervento di scavo», dice il presidente del Porto, Pino Musolino, «ma è anche vero che in questi giorni molte altre navi con pescaggio di oltre 11 metri sono transitate per il canale dei Petroli senza alcun problema e che, quindi, potrebbe essersi trattato di piccolo un errore di rotta. Stiamo facendo tutte le verifiche e al momento non abbiamo trovato traccia di “motte” lungo il canale dei Petroli, ma proseguiremo i controlli lunedì con la Capitaneria e se necessario interverremo subito. Nessuna nave resterà in rada».
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