Una marea di rifiuti galleggianti in città

Interpellanza di Pd e Lista Casson all’assessore De Martin: «Il sindaco non ha mantenuto la promessa, bisogna intervenire»

VENEZIA. Fermare la “marea” dei rifiuti che si accumulano anche nei canali di Venezia e che aumentano esponenzialmente con l’entrata del vivo della stagione estiva e la calata in massa in centro storico dei turisti giornalieri. Un tappeto galleggiante fatto di sacchi di immondizia, biocchieri e bottiglie di plastica e di vetro, cassette di polistirolo, sacchettini per la raccolta delle deiezioni canine, nylon da imballaggi, cartoni, confezioni di detersivi e molto altro, che nessuno sostanzialmente rimuove fino a che portati dalla marea non si diffondono in laguna. È quanto chiede un’interpellanza che sarà presentata in questi giorni all’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin dai gruppi consiliari della Pd e della Lista Casson e che ha come prima firmataria la consigliera Monica Sambo del Pd con lei Andrea Ferrazzi, Bruno Lazzaro, Francesca Faccini, Rocco Fiano e Nicola Pellicani).

Dal 15 maggio Veritas ha riattivato il catamarano che percorre il Canal Grande ogni mercoledì e sabato mattina per raccogliere i rifiuti galleggianti che si accumulano lungo il Canal grande e nei canali limitrofi, ma evidentemente non basta, comune documentano anche alcune delle foto che pubblichiamo che fanno parte del dossier di immagini raccolto dai consiglieri di opposizione e che evidenziano come il problema dei rifiuti galleggianti abbandonati sia ormai esteso a tutta la città. «In campagna elettorale il sindaco aveva promesso di perseguire una battaglia personale contro il degrado della città - ricorda Sambo - di cui i rifiuti costituiscono parte indiscussa. A oggi, tuttavia, non si rivela alcun cambiamento che faccia sperare in un miglioramento della situazione».

L’interpellanza di Pd e Lista Casson allarga il problema anche ai rifiuti sparsi in città e indica alcune misure concrete che l’amministrazione con Veritas potrebbe intraprendere per fronteggiare il problema. L’aumento del numero dei cestini, attualmente insufficienti rispetto alla quantità dei rifiuti prodotti in ogni zona della città. La dislocazione di presidi per la raccolta dei mozziconi di sigarette negli imbarcaderi e nei luoghi più frequentati, per evitare che vengano gettati per terra o in acqua. L’adozione di sistemi innovativi nella raccolta dei rifiuti galleggianti in aggiunta a ciò che fa oggi Veritas. L’incentivazione per tutte le attività commerciali che servono bibite o fast-food a porre all’esterno dei locali dei cestini rimovibili per la raccolta dei rifiuti prodotti, che spesso vengono invece abbandonati in acqua. L’affissione negli imbarcaderi e in zone nevralgiche della città di manifesti sulle buone regole di comportamento urbano per i turisti.

Un servizio di vigilanza ambientale quotidiano che multi chi getta in modo indiscriminato i rifiuti. La creazione di centri specializzati per la raccolta di vetro e plastica in alcuni punti della città. Corsi di educazione ambientale a scuola. All’assessore De Martin la risposta a un problema innegabile.

Enrico Tantucci

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