«Una macchina da guerra per il turismo»

Coinvolti dieci comuni, sette veneziani. Affronteranno insieme i problemi della promozione e dell’erosione della costa
Di Vera Mantengoli
Interpress/Mazzega Venezia, 24.01.20174.- Regione Veneto, Gianluca Forcolin con i Sindaci del Litorale Veneto
Interpress/Mazzega Venezia, 24.01.20174.- Regione Veneto, Gianluca Forcolin con i Sindaci del Litorale Veneto

VENEZIA. L’unione fa la forza. Tra qualche giorno sarà istituita giuridicamente la Conferenza dei sindaci del litorale veneto, approvata all’unanimità da tutta la giunta regionale. Dieci comuni della costa diventeranno così un’unica macro area che potrà chiedere più finanziamenti all’Europa, presentarsi come meta turistica all’estero con una forza maggiore e fare squadra per alcune richieste da fare a Roma, come soldi per l’erosione delle coste.

L’idea. La prima mossa è stata di Pasqualino Codognotto, sindaco di San Michele al Tagliamento. Dopo essere stato eletto si è infatti ritrovato ad affrontare da solo una marea di problemi. «Possibile che li abbia solo io?», si è chiesto un giorno dell’anno 2012, «ho tirato su il telefono e chiamato il sindaco di Caorle, Luciano Striuli e ho scoperto di non essere l’unico». Da quel momento i sindaci hanno appoggiato «la casacca politica» e hanno iniziato a unire le forze. Ieri nel Palazzo Grandi Stazioni a Venezia il vice presidente del Veneto Gianluca Forcolin ha presentato la nuova realtà, già operativa.

Il litorale. Il litorale veneto è il più grande in Europa a livello turistico. Sono dieci i comuni attivi: sette sono in provincia di Venezia (San Michele al Tagliamento, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia, Chioggia) e tre in provincia di Rovigo (Rosolina, Porto Tolle e Viro). Si tratta per adesso di 1.500 chilometri di costa che potrebbero estendersi in futuro anche fino a Trieste. Un’area di circa 420 mila abitanti, con tre aziende sanitarie coinvolte, 180 operatori di polizia locale e 38 mila imprese e 34 milioni di presenze nel 2015, poco più della metà di tutto il Veneto.

La Regione. «È un’idea che parte dal basso», ha detto il vicegovernatore Forcolin, «che è stata accolta con entusiasmo. La Regione avrà il ruolo di disciplinare la concessione dei contributi per lo sviluppo economico e sociale». La conferenza invece farà proposte su vari ambiti (culturali, infrastrutture, turismo e altro) e proporrà ogni anno una priorità diversa. La valenza giuridica serve per potenziare l’assetto istituzionale del litorale, realizzare opere pubbliche e di interesse pubblico e sostenere le attività imprenditoriale.

Problemi. Al primo posto c’è senz’altro l’erosione delle coste: «Per un commerciante una fila di ombrelloni in meno non è solo un problema economico», ha detto Codognotto, «ma posti di lavoro in meno». Il secondo è la promozione turistica. Grazie a questo nuovo assetto ci si potrà presentare come litorale veneto e avere un impatto più incisivo nel mercato turistico globale. Terzo punto riguarda la regolamentazione del contratti stagionali, in particolare perché Mini Aspi in quanto grava sui comuni di riferimento. Oltre a questi si è accennato alla viabilità e alla sanità. Se le richieste sono fatte da tutti i comuni hanno maggiore probabilità di ricevere fondi per gli interventi. «Fino a oggi magari c’era un solo funzionario che doveva occuparsi di una pratica», ha sottolineato Codognotto, «adesso sono dieci, uno per comune. In pratica abbiamo concretamente moltiplicato le potenzialità». Non è un problema, ma dato l’estensione del territorio anche la sanità ha un ruolo determinante, dovuto soprattutto ai milioni di turisti e ai servizi necessari che devono essere offerti.

Turismo. È questo il punto di forza di ogni comune. Caner ha fatto alcuni esempi, dalle norme per gli animali in spiaggia (dog beach) «un problema non banale che coinvolge il turismo e la sanità» al necessario coordinamento dei nuovi Ogd (Organizzazioni Gestione Destinazioni, ex Apt), formate da pubblico e privato. «Con questo nuovo assetto», ha detto Caner, «il turista vede il litorale come un luogo più attraente perché trova diverse caratteristiche. Inoltre per la gare europee e la richiesta di finanziamenti si possono ottenere degli ottimi risultati». Per aumentare i finanziamenti per la promozione Caner ha anche ipotizzato che parte della tassa di soggiorno possa unirsi ai finanziamenti regionali per essere investiti nella promozione.

Confturismo. «Siamo nell’era della globalizzazione», ha detto il presidente di Confturismo Marco Michielli, «ora abbiamo una macchina da guerra e un interlocutore per la Regione con la possibilità di creare una maggiore omogeneità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia