Una lunga stagione di palcoscenico. Si leva il sipario sulla Biennale
VENEZIA Un luogo che vuole essere «un centro propulsore di energie per gli artisti che si occupano di danza, musica e teatro». Uno spazio «di formazione e sperimentazione» che arricchirà ed integrerà la Biennale di Architettura, in programma dal 7 giugno, e la Mostra del cinema di fine agosto. Così Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, ha presentato ieri a Roma le tante iniziative delle sezioni Danza, Musica e Teatro, in programma a Venezia da giugno a ottobre.
Un calendario che, ha spiegato Baratta, in tutto costa 3milioni e mezzo di euro. «Nel 2013 il totale dei costi di programmazione dei tre settori è stato di 3 milioni 500mila, di cui 1 milione 333mila euro provenienti dal Fondo Unico dello spettacolo. Il contributo del Fus ha garantito 550mila euro per la musica, 624mila euro per il teatro e 160mila euro per la danza. Cifre, queste, che dovrebbero essere confermate anche per il 2014». Si inizia con il nono Festival Internazionale di Danza Contemporanea, diretto da Virgilio Sieni, in programma dal 19 al 29 giugno. Alcuni spettacoli saranno anticipati comunque alle Corderie dell’Arsenale, in forma di work in progress, fin dal 5 giugno proprio in coincidenza della 14esima Mostra internazionale di Architettura. Al Festival Internazionale della Danza, che si avvale della collaborazione della Fondazione Prada, che offrirà «un contributo consistente», parteciperanno 30 artisti da tutto il mondo. Verranno proposti 42 spettacoli, di cui 28 in prima mondiale e nove in prima nazionale. Il progetto speciale firmato da Sieni, il «Vangelo secondo Matteo», debutterà nei primi tre week-end di luglio. Per la danza, il Leone d’oro alla carriera è stato assegnato a Steve Paxton mentre il Leone d’argento per l’innovazione sarà consegnato a Michele Di Stefano.
Dal 30 luglio al 10 agosto sarà di scena la Biennale College Teatro, diretta da Alex Rigola. Il progetto, rivolto alla formazione dei giovani, offrirà l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i grandi maestri. Rigola, infatti, ha invitato drammaturghi, registi, attori, scenografi e compagnie di spicco che renderanno Venezia un luogo d’incontro e di confronto sulle arti della scena. «Diamo la possibilità ai giovani di imparare» spiega Rigola«stando a contatto con i maestri. Ma offriamo anche ai mastri della scena l’opportunità di sperimentare». Jan Lauwers e Fabrice Murgia sono rispettivamente il Leone d’oro alla carriera e il Leone d’argento per l'innovazione del Teatro.
La musica, infine, animerà Venezia tra il 20 settembre e il 12 ottobre. Le attività ruoteranno intorno al 58esimo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, diretto da Ivan Fedele. Il Festival sarà aperto da un omaggio a Steve Reich, Leone d’oro alla carriera per questa edizione, realizzato dal teatro Petruzzelli di Bari diretta da Jonathan Stockhammer. Venti sono le novità del Festival, di cui 13 in prima assoluta. Molti dei compositori in programma sono giovani, spesso poco noti ai palcoscenici nazionali ma ampiamente ospitati dalle programmazioni internazionali. A eseguire le loro musiche saranno grandi ensemble europei – Intercontemporain, Divertimento, Eco Ensemble – e importanti interpreti solisti, come il flautista Matteo Cesari, il contrabbassista Dario Calderone, il pianista Francesco Prode e il percussionista Dario Savron. A questi si aggiungono l’Orchestra del Teatro La Fenice con il violino solista di Francesco D’Orazio, l’Orquesta de Euscadi con il violoncellista Aser Polo e la clarinettista Shizuyo Oka. Per Biennale College - Musica approdano al palcoscenico, dopo la selezione dello scorso anno e un training accanto a tutor scelti, i 4 atti unici scritti da compositori per lo più non ancora trentenni: Claudio Gay, Accursio Cortese, Gabriele Cosmi, Yair Klartag.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia