Una legge speciale per Chioggia
CHIOGGIA. Chioggia bussa alle porte della Regione per chiedere soldi e attenzioni speciali per rimediare all’isolamento infrastrutturale. Ieri il sindaco Giuseppe Casson ha consegnato nelle mani del presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti la proposta di Legge speciale per Chioggia, approvata dal Consiglio comunale a marzo scorso, con la quale si chiedono risorse “speciali” per realizzare la nuova ferrovia con Padova e Venezia, il completamento dell’Arzerone e la sistemazione della Romea. La consegna è stata supportata da un corteo che ha raggiunto Venezia in motonave (per testimoniare l’inadeguatezza della Romea) su iniziativa del comitato promotore della legge. Una trentina di persone tra cui rappresentanti di categoria e di associazioni. Tra loro anche i sindaci di Cavarzere Henri Tommasi, di Cona, Alberto Panfilio, e la consigliere regionale del M5S Erika Baldin. L’idea era quella di simboleggiare l’interesse della città tutta per superare l’isolamento cronico.
Il comitato ha consegnato a Ciambetti anche 4081 firme raccolte nelle ultime settimane per dare ulteriore forza all’istanza. «E’ stata un’iniziativa importante», commenta il sindaco, «che ha un senso risarcitorio nei confronti di un territorio che troppo spesso è stato ai margini delle politiche regionali di sviluppo. La questione infrastrutturale risulta centrale e decisiva. Ringrazio i promotori che hanno agito con grande passione, determinazione e amore per la città. Ringrazio anche il presidente Ciambetti per l’accoglienza e le parole con le quali ha garantito il suo personale sostegno alla proposta di legge». Soddisfatti dell’approccio anche i membri del comitato che ora attendono l’esito dell’iter regionale (passaggi in commissione e approdo in Consiglio), sperando nel frattempo di ottenere un incontro diretto con il presidente della Regione Luca Zaia e con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio che peraltro attende da Chioggia un dossier sulle priorità.
«Nell’audizione ho sottolineato», spiega Giuseppe Boscolo, presidente del comitato, «come non si tratti di una proposta localista, ma con una rilevanza metropolitana e nazionale per le connessioni con i problemi posti dalla Romea di cui viene chiesta la radicale messa in sicurezza».
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