Una grande alleanza tra i negozi del cuore di Mestre
MESTRE. Il Distretto del commercio di Mestre centro sta diventando realtà. Ieri pomeriggio nella sede di Confesercenti si sono ritrovati alcuni rappresentanti delle vie pedonali che in questi ultimi mesi stanno dando vita a parecchie iniziative: da via Palazzo a via Mestrina, da via Olivi a via Rosa senza dimenticare, ovviamente, piazza Ferretto. Un progetto che farà da apripista, quello che si sta costituendo, grazie alla sinergia tra il Comune che sta lavorando per presentare la richiesta alla Regione e le categorie, prima tra tutte la Confesercenti. Lo step iniziale è costituire un tavolo di partenariato e trovare un logo adatto. «I partecipanti erano soddisfatti», spiega il direttore di Confesercenti Venezia, Maurizio Franceschi, «l’idea della nuova iniziativa ha trovato riscontro perché i rappresentanti di queste vie hanno capito che lo strumento più adeguato per dare continuità a un’idea di rilancio della città è quella del Distretto del commercio che prevede una gestione coordinata degli eventi con la partecipazione dell’amministrazione comunale e dei soggetti attivi in città».
Un modo nuovo e all’avanguardia per promuovere la città e risolvere gli aspetti che danneggiano l’immagine di Mestre- lascia intendere - come i negozi sfitti. Prosegue: «L’idea è quella di proseguire su questa strada: entro il 30 di novembre il Comune dovrà presentare domanda per il riconoscimento di Distretto alla Regione, quindi si deve scegliere l’area e Mestre centro è il luogo ideale perché dal centro non si può prescindere: è una bella via per cominciare a pensare un rilancio vero che vede i commercianti protagonisti. Le azioni da fare verranno definite, sono molte. L’importante è condividere un progetto che deve vedere tutti gli esercenti stare assieme per promuovere, ripeto, un’immagine unitaria e positiva della città». Chiarisce: «L’obiettivo è dar vita a iniziative non solo di animazione, penso al tema fondamentale dell’innovazione, che mi sta a cuore: i commercianti devono iniziare a partecipare a corsi formazione per capire cosa significhi fare innovazione nel commercio di vicinato, innovarsi è l’unico modo per diventare competitivi, e l’innovazione va declinata nel commercio per modificare l'impostazione: capire meglio come servire la clientela, quali servizi nuovi offrire, come presentare il negozio, utilizzare i social costituendo un “ecosistema”, ovvero una piattaforma comune di Distretto dove circolino le informazioni e venga creata una banca dati che tutti usano per promuovere il sistema». Il fine ultimo è dotarsi di uno strumento che abbia continuità e preveda un manager di Distretto per accedere a finanziamenti e bandi. Si sta studiando anche l’area del Distretto, se fermarsi in via Carducci o includere anche via Piave e via Fradeletto, ad esempio.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia