UNA FOTO, UNA STORIA / Arnoldo & Battois, stilisti in laguna

La vetrina dei due veneziani resiste nonostante i cinesi. Le loro creazioni non sentono la crisi

VENEZIA. Sembra quasi impossibile che un negozio del genere si trovi proprio in Calle dei Fuseri, da tempo trasformata in una “Chinatown” dove domina la produzione in serie. Eppure, proprio all'inizio (arrivando da Campo San Luca), la vetrina di Arnoldo & Battois, forte dei suoi 12 anni di appassionante “resistenza” in laguna, è espressione di consolidata abilità veneziana. Il meglio, però, arriva quando si entra. E non solo per le originali e coinvolgenti creazioni dei due stilisti - approdate in innumerevoli reportage di moda e sulle pagine di Vogue, Elle, Cosmopolitan - ma anche per l’ottimismo con cui lavorano e continuano a credere in Venezia. Da due creativi come loro, che come tutti sentono la crisi e il costante impoverimento culturale del turismo e della società, ci si aspetterebbero riflessioni su come Venezia è cambiata, su quanto sia difficile farsi strada con l’eccellenza in mezzo alla paccottiglia, su come anche le nuove generazioni non siano poi così tanto attente alla qualità. Nel loro caso, probabilmente, non ci sarebbero problemi a guardare altrove: Milano li accoglierebbe a braccia aperte.

Ma sanno che la loro storia è nata qui, ed è qui che continua e si rinnova, grazie a una città bellissima che, nonostante la pesante fase di stanchezza che attraversa, continua ad andare d'accorto con l’arte, l'artigianato e la costanza di chi ha talento. Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois si sono conosciuti all'Iuav negli anni Ottanta ma anziché diventare architetti sono diventati stilisti e designer di un brand (“Arnoldo & Battois”), nato da importanti collaborazioni con Mila Schön, gruppo Marzotto, Scherrer, Cardin, Laura Biagiotti, René Caovilla. Hanno lavorato in tutto il mondo come consulenti per il prêt-à-porter e per importanti aziende di accessori, ma è stata soprattutto l’esperienza accanto a Roberta di Camerino a farli crescere. «Grazie alla signora di Camerino abbiamo scoperto una passione per l’accessorio borsa, che progettiamo e realizziamo artigianalmente grazie a un laboratorio altamente specializzato in Riviera del Brenta», raccontano gli stilisti. Il clienti arrivano un po’ da tutto il mondo e sembrano apprezzare parecchio. Nel loro negozio sono entrate anche alcune celebrità sulle quali vigila la privacy, ma Silvano e Massimiliano sono contenti soprattutto di una cosa: «Abbiamo molte clienti veneziane e ci fa davvero piacere. Hanno grande cultura dei tessuti, apprezzano la cura delle rifiniture fatte a mano, cercano i pezzi unici. C'è ancora la Venezia signorile e preparata di una volta, là fuori, con la quale dialoghiamo quotidianamente».

La loro vetrina espone una collezione estiva piena di colori e di tagli per tutte le forme. Le borse sono cucite con pelli morbidissime e rifinite con manici e accessori che contraddistinguono la linea “Arnoldo & Battois”. Il loro non è certo un negozio da turismo mordi e fuggi, ma nemmeno da infarto. I prezzi delle creazioni vanno dai 150-200 euro in su e, per questo, la gamma di clienti è molto varia. Silvano, che tiene un corso di design della moda alla facoltà Iuav di Treviso, per il corso di laurea diretto da Maria Luisa Frisa, riflette con fiducia sul futuro: «È vero che il turismo di massa ci ha penalizzati, ma questa è una fase di passaggio. Nei giovani c'è una buona cultura della moda: mi compiaccio di come riescano, per esempio, a creare un loro modo di vestire mettendo insieme stili diversi, dal vintage anni Settanta, alle gonne a palloncino abbinate alle giacche da uomo, alle stesse pettinature». «E poi», conclude, «sono soddisfatto di come lavorano gli studenti. Ci sono ragazze cinesi bravissime, per esempio, e mi aspetto di veder nascere un nuovo, sano e vigoroso connubio fra Venezia e l'Oriente, degno dello splendore della sua storia».

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