«Una famiglia splendida Davide era la loro forza»

SPINEA. Lendinara e Spinea sono due mondi separati: se nel paese del rodigino c’è sgomento e rabbia, a Spinea l’abbraccio alla famiglia del piccolo Davide è interminabile. In queste ore tutti si...

SPINEA. Lendinara e Spinea sono due mondi separati: se nel paese del rodigino c’è sgomento e rabbia, a Spinea l’abbraccio alla famiglia del piccolo Davide è interminabile.

In queste ore tutti si sono stretti attorno al dolore di Angela Ranzato e Matteo Giacometti, che nella tragedia dell’Adigetto ha perso insieme figlio e papà. Le foto del sorriso di Davide, la forza che trasmettono, sovrasta di gran lunga l’immagine della tragedia, anche se in via Omerighi, la piccola laterale di via Capitanio a Spinea, i vicini restano increduli: «Non è vero quello che ci raccontano», afferma ostinato Giuseppe Toniolo, «quel bimbo era la vita in questa stradina, altrimenti così smorta».

Un’altra vicina di casa, Giuliana Cernaro, ha appreso solo ieri mattina della tragedia e non è riuscita a trattenere le lacrime, scoppiando in un pianto dirompente in strada: «Se non ce lo dicono i genitori non ci crediamo, non può essere successo questo». Ma i genitori questa tragedia se la portano già dentro quando rientrano a casa, in tarda mattinata. Fuori dal civico 14, una vecchia casa con un piccolo giardino, ci sono ancora i giochi con cui Davide e la sorellina passavano le ore insieme.

«Spesso c’era anche il nonno», aggiunge un’altra vicina, Francesca Salviato, «Danillo non veniva qui spesso, ma talvolta dava una mano a pulire il giardino e stava con i nipotini».

Conosceva bene la famiglia anche l’ex parroco don Antonio Genovese, che ha lasciato Spinea pochi giorni fa e che nella chiesa di San Vito e Modesto aveva celebrato le nozze di Angela e Matteo. «Una bella famiglia la loro», racconta, «Davide era la loro forza e pur nella difficoltà faceva piccoli e graduali progressi. Merito delle cure ma anche della grande tenerezza dei suoi cari».

Anche il sindaco Silvano Checchin ha voluto incontrare i genitori, mettendo a disposizione tutto l’aiuto di cui la famiglia dovesse aver bisogno.

Un dolore che Spinea ora vuole tramutare in dono, attraverso uno slancio di solidarietà che testimoni con i fatti concreti l’affetto e la vicinanza dimostrati in queste ore. Per tramite del Comune la famiglia ha voluto mettere a disposizione i riferimenti dell’associazione Or.S.A. (Organizzazione sindrome di Angelman), la malattia di cui Davide era affetto. Le donazioni alla onlus, che ha sede a Treviso in via Bressa 8, possono essere effettuate utilizzando il conto corrente postale numero 390310 oppure il conto corrente bancariola cui sigla completa è IBAN IT13Y0200812011000005467786, Unicredit Treviso.(f.d.g.)

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