Una faida familiare finisce a coltellate
Faida familiare finisce nel sangue in pieno centro a San Donà. Protagonista una famiglia napoletana che abita nella zona di piazza Rizzo. In tutto sono state coinvolte quattro persone nella lite concentrata in particolare tra genero e suocero, entrambi armati di coltello. Grave il suocero, di 44 anni, ricoverato in ospedale per tre ferite da arma da taglio, una delle quali vicina al polmone, con prognosi di 20 giorni. È grave, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita.
La follia è esplosa ieri verso mezzogiorno. Il genero della vittima, di 24 anni, si sarebbe presentato sotto casa del suocero, poco distante da piazza Rizzo, per un chiarimento su una questione familiare che si trascinava ormai da tempo. Era armato di coltello. Il suocero è sceso, anche lui armato di coltello, seguito poco dopo dai due figli, di 26 e 21 anni. Tutti i coinvolti avevano piccoli precedenti. La lite è stata subito violenta e finita a coltellate proprio davanti alla caserma della Guardia di finanza. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito delle grida provenire da via XVIII Aprile e di aver visto della gente che correva freneticamente da una parte all’altra, tra la via e la vicina piazza Rizzo. Inizialmente sembravano molti di più per il rumore e il trambusto che hanno creato. In realtà erano in tutto quattro e poi si è aggiunta anche una donna.
Il 44enne è rimasto ferito, ma ha reagito comunque, rimasto in piedi per la forza dovuta all’adrenalina, mentre in suo soccorso sono arrivati anche i due figli. Intanto il genero, raggiunto nel frattempo da una donna, ha cercato riparo nella caserma delle Fiamme gialle che sono subito intervenute cercando di separare i due. Hanno chiamato i carabinieri di San Donà. Il genero si è rinchiuso nella caserma con la donna, mentre il suocero, ancora grondante di sangue per i fendenti ricevuti, e i figli hanno cercato di entrare nella caserma dove era rifugiato.
Davanti all’ingresso sono rimaste abbondanti gocce di sangue a testimoniare quei momenti tragici in cui tutto sembrava potesse accadere. I carabinieri sono giunti sul posto poco dopo e hanno portato tutti in caserma, tranne il ferito che è stato trasportato all’ospedale, dichiarandoli in arresto per rissa aggravata, denunciando i due per il possesso del coltello. Un coltello potrebbe essere stato gettato in un bidone dell’immondizia poco distante, tra la piazza e via XVIII Aprile, ed è stato recuperato dai militari dell’Arma per le indagini in corso che dovranno stabilire se è stato quello a essere utilizzato per l’aggressione. Tutti gli uomini coinvolti sono ora agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida del giudice fissata per domani mattina, quando altri particolari ancora nebulosi potranno essere chiariti.
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