Una donna punta da un ragno violino «Inizio di necrosi, salvata da un medico»

Claudia Pelizzaro tagliava l’erba vicino un muro: «Nessun dolore con il morso, dopo 48 ore la gamba era gonfia e violacea»



Viene punta nella sua casa di Giare a Mira da un ragno velenoso, a detta dei medici con ogni probabilità il temibile ragno violino, e si ritrova sotto una pesante cura medica a base di cortisone e antibiotici. La gamba le si era gonfiata e faceva pus. Un veleno necrozizzante, tipico del ragno violino, aveva cominciato a diffondere nel corpo una pericolosa infezione.

Claudia Pelizzaro, 48 anni, è ancora molto preoccupata per quanto accaduto nella sua casa di Giare di Mira in via Onari.

«Circa 10 giorni fa», spiega, «stavo sistemando il giardino con il tosaerba e avevole gambe scoperte. Sono passata vicino a una muretta per sfalciare tutta l’area. Ad un certo punto ho sentito di essere stata punta. Ho visto di sfuggita un ragno scappare via, dalla mia gamba, ma non ho capito in quel momento di che specie fosse. Le punture comunque che mi ha fatto, ho capito che non erano simili quelle di una zanzara e nemmeno di un tafano, presenti numerosi in zona».

«Al momento del morso non ho provato né dolore né fastidio», spiega, «Per questo non ci ho fatto caso».

La donna il giorno dopo è partita per le vacanze in Toscana, e qui il problema si è presentato in maniera preoccupante due – tre giorni dopo. «Due giorni dopo il morso, mentre ero in Toscana a Bibbona», racconta Claudia Pelizzaro, «ho notato che la gamba nell’area in cui ero stata punta si era gonfiata, era diventata rossa e dolente e buttava fuori pus. A quel punto mi sono rivolta ad una farmacia per chiedere una pomata. La farmacista mi ha inviato però immediatamente dalla guardia medica del distretto turistico, che mi ha subito detto che quasi sicuramente, si trattava per il tipo di sintomi che presentavo, di una puntura compatibile con quella inferta da un ragno violino. Ha chiesto se doveva allarmare la popolazione turistica della zona, ma gli ho spiegato che non serviva perché ero stata punta a Giare di Mira nella mia casa prima di partire. Il medico ha prescritto una serie di farmaci, antibiotici e cortisonici per poter contenere immediatamente il propagarsi dell’infezione. Ancora ora a distanza di parecchi giorni comunque ho la gamba ancora indolenzita nelle parti in cui sono stata morsa dal ragno».

Il ragno violino nello specifico è una specie di aracnide piuttosto piccolo, non supera i 9 millimetri di corpo. Più che nell’erba alta, il ragno violino vive nelle crepe e fessure dei muri e dei muretti. Provoca, nei casi gravi, dolorose ulcere necrotiche a distanza di qualche giorno dalle punture. Nei giorni scorsi parecchi residenti a Mira hanno denunciato in mezzo all’erba la presenza del ragno vespa. Il morso del ragno vespa ha effetti più blandi del ragno violino. —



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