Una donna al giorno denuncia violenze

Al Centro di Venezia si sono rivolte oltre 6mila persone dal 1994, ben 311 lo scorso anno. Tre su quattro sono italiane
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ mestre, Carabinieri via Miranese/ Incontro su "Violenza di Genere" in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia
Foto Agenzia Candussi/ Scattolin/ mestre, Carabinieri via Miranese/ Incontro su "Violenza di Genere" in collaborazione con il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia

Venezia. Una donna al giorno si rivolge al Centro antiviolenza di Venezia per denunciare quanto subisce tra le mura domestiche dal compagno o dall’ex.

Dal 1994, anno di fondazione della struttura, sono oltre 6 mila le donne che si sono rivolte al Centro. Ben 311 lo scorso anno. Il 75 per cento sono italiane, ma solo il 20% di loro denuncia il persecutore. Quindi diventa fondamentale creare una sinergia tra servizi dei comuni e forze dell’ordine per affrontare un fenomeno complesso. Ieri nella caserma dei carabinieri di via Miranese si è affrontato il tema in funzione della preparazione di operatori all’altezza di capire, gestire e aiutare le donne che si presentano per denunciare la violenza. Sono stati inoltre forniti i dati riportati nella tabella a fianco. La sinergia nata tra Comando provinciale dei carabinieri e Comune di Venezia si è deciso ora di esportarla a livello di Città Metropolitana.

A presentare il progetto di formazione congiunta tra Comune di Venezia e carabinieri sono stati il comandante provinciale dell’Arma Claudio Lunardo e la vicesindaca Luciana Colle. Si è parlato della violenza contro le donne, i bambini e altre vittime vulnerabili che si trasformano in questioni sociali, sanitarie e giuridiche che vanno affrontate da operatori esperti e qualificati. «Il saper riconoscere, ascoltare, proteggere e curare le vittime di violenze e sfruttamento richiede una preparazione professionale specifica», ha sottolineato il colonnello Claudio Lunardo, «e con gli strumenti di contrasto e di tutela che ne conseguono. È anche necessario che gli operatori possano sviluppare un “know how” attraverso il quale concorrere alle strategie di prevenzione della violenza».

Un simile approccio richiede di superare valutazioni e soluzioni semplicistiche che rischiano di nascondere la complessità del fenomeno e di suggerirne rimedi inadatti.

I carabinieri sono concordi nel sottolineare che prevenire e trattare con competenza il fenomeno della violenza giova al benessere ed alla sicurezza delle vittime e della collettività tutta. Quindi il Centro donna-Centro antiviolenza del Comune e il Comando provinciale carabinieri hanno organizzato una serie di incontri attraverso i quali approfondire le tematiche di interesse quali: le prassi e le procedure del Centro Antiviolenza; la definizione di un “lavoro di rete” che consenta con un approccio interistituzionale la definizione delle connessioni tra Centro Antiviolenza e i carabinieri sul territorio; la fissazione del “focus di intervento” che definisca le relazioni episodi maltrattanti-violenza domestica per consentire una valutazione del rischio.

Gli incontri si svolgeranno a Venezia, Mestre, Chioggia e Camponogara nelle caserme dell’Arma. Si svilupperanno sul confronto e la discussione tra partecipanti ai quali saranno presentate esemplificazioni di situazioni su casi in cui il Centro antiviolenza si interfaccia con le forze dell’ordine.

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