Una domenica giapponese nel cortile di Ca' Foscari

Oltre mille persone nel cortile di Ca' Foscari per la prima delle due giornate organizzate a sostegno del Giappone colpito dal cataclisma
VENEZIA. Oltre mille persone: un'affluenza al di sopra di ogni aspettativa nel cortile di Ca' Foscari per la prima delle due giornate organizzate dall'università veneziana in sostegno del Giappone, a un mese dal terremoto, dallo tsunami, dall'incidente alla centrale nucleare.


I partecipanti all'evento Ca' Foscari per il Giappone erano delle età più disparate, dai bambini piccoli in passeggino agli anziani, oltre naturalmente a moltissimi studenti.


Il mercatino benefico (tutti i soldi raccolti durante la manifestazione e anche sul conto aperto nel sito internet dell'Ateneo andranno a Fukushima) metteva in vendita oggetti di uso comune originali giapponesi, e riproduzioni, fatte a mano da uno studente italiano, di stampe del Sol Levante.


C'erano anche dei banchetti dove si mostravano e insegnavano gli origami o la calligrafia giapponese, un'esposizione con prova di kimono e spettacoli di Yaido e Kendo. E una mostra di fotografie (aperta fino al 15 aprile) su Tokyo, di Andrea Piovesan.


Nel cortiletto interno è stata organizzata una gara di cosplay con 30 partecipanti, tra cui la professoressa di letteratura giapponese Paola Scrolavezza. Alle 17 è cominciato il concerto conclusivo della giornata tenuto dal gruppo veneziano
La Mente di
Tetsuya
, specializzato in cover delle sigle dei cartoni giapponesi.


A testimonianza di quanto Venezia si sente vicina al Giappone, il bilancio della raccolta fondi: 14 mila e 700 euro in poche ore. Saranno consegnati direttamente nelle zone disastrate.


Lunedì dalle 14 all'Auditorim Santa Margherita studenti e docenti di Ca' Foscari che erano in Giappone per studio nel momento della tragedia, porteranno le loro testimonianze. L'ingresso è libero.

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