Una delibera “popolare” per le varianti della Romea

Chioggia. Il comitato legge speciale propone una raccolta di firme per unificare i quattro progetti per la messa in sicurezza della statale
Depolo mph03a Ruggero Donaggio ..Valli di Chioggia: traffico
Depolo mph03a Ruggero Donaggio ..Valli di Chioggia: traffico

CHIOGGIA. Una raccolta di firme (ne servono 500) per una proposta di delibera di iniziativa popolare, da sottoporre al vaglio del consiglio comunale, che “unifichi” i tracciati di variante alla Romea proposti dal comitato legge speciale per Chioggia e dal sindaco, Alessandro Ferro. È l’iniziativa lanciata, lunedì sera, dal presidente del Comitato, l’avvocato Giuseppe Boscolo, nell’intenzione di dare forza alle richieste della città nei confronti dell’Anas, per la messa in sicurezza della statale.

Di fronte a un pubblico di diverse decine di persone, formato da cittadini ma anche da politici di opposizione, che ha riempito la sala riunioni della sede del Gruppo Turismo Chioggia, l’avvocato Boscolo ha ripercorso la storia delle varianti alla Romea ipotizzate, da marzo del 2016, allo scorso febbraio. Si tratta, in sostanza di quattro percorsi: il primo, proposto da Anas, a ovest dell’attuale Romea, da Cavanella all’innesto sull’Arzeron; il secondo, ad agosto 2016, proposto dal Comitato, che continuava il precedente, includendo l’Arzeron fino a Santa Margherita; il terzo a Est di Sant’Anna, proposto da Anas a ottobre 2016 e, infine, quello ipotizzato nelle osservazioni inviate dal sindaco, a febbraio 2017, a ovest della Romea, parallelo alla variante del Comitato, ma senza sfruttare l’Arzeron. Un tracciato, quest’ultimo che l’Anas sarebbe già orientata a bocciare, perché troppo costoso ma che, per l’avvocato Boscolo rappresenta anche un «grave errore» nel metodo, in quanto viene fatto passare come proposta della città ma non viene adeguatamente sostenuto nelle motivazioni. Ad esempio, definire il tracciato a est (quello di ottobre) «non soddisfacente», come fa il sindaco nelle osservazioni, anziché «inaccettabile», per Boscolo sarebbe come lasciare una porta aperta a quell’ipotesi. Così come non chiedere ragione della “sparizione” del tracciato a ovest (quello di marzo) proposto dalla stessa Anas e simile alla proposta del sindaco e del Comitato, indebolirebbe anche e proprio la proposta del sindaco.

A questo punto, ritenendo necessaria una proposta unitaria della città, Boscolo rilancia l’idea del tracciato sull’Arzeron, per il quale esiste una progettualità regionale da oltre vent’anni, che presenta anche possibili “contatti” con l’ipotesi («per ora solo una linea sulla mappa») formulata nelle osservazioni del sindaco ma, proprio per superare le «incomprensioni» con l’amministrazione comunale, lancia la petizione popolare da portare in consiglio comunale per cercare di mettere tutti d’accordo.

Diego Degan

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