«Una delibera contro gli over 30»

Polemiche a Mira dopo che la giunta esclude molte fasce dal bilancio partecipato

MIRA. «Agiremo legalmente per far annullare una delibera invalida e completamente discriminatoria nei confronti di oltre tre quarti della popolazione mirese». Ad annunciarlo è il capogruppo del Pd Francesco Sacco dopo che lo scorso 14 ottobre la giunta grillina ha approvato la delibera 158 che riguarda “Approvazione del progetto del bilancio partecipativo”. In realtà la cifra destinata dalla giunta guidata da Alvise Maniero al bilancio partecipativo è minima per questo primo anno. Ma il dato più sorprendente, è il fatto che a decidere sarà un segmento della popolazione esiguo, neanche poi quello più rappresentativo fra i residenti: un campione di 500 persone scelto fra la popolazione in età compresa fra i 18 e i 29 anni. Chi avrà anche solo un anno in più sarà escluso.

«Chi ha avallato questa delibera deve riflettere», spiega Sacco. Questo atto è discriminatorio nei confronti di tutta la popolazione che gode di diritti civili e politici e che ha più di 29 anni. «Potrei anche capire la logica», dice Sacco, «se questi giovani dovessero decidere dei fondi destinati alle politiche giovanili del Comune, ma devono decidere invece del bilancio partecipato per tutti. Una forzatura inaccettabile».

Il Movimento 5 Stelle con il capogruppo Mauro Berti è stato chiaro: «Si è deciso di puntare su questo segmento della popolazione per incrementare la partecipazione dei giovani alla politica e l’occasione del primo bilancio partecipativo è un buon test». Ora bisognerà capire se, di fronte alla valanga di critiche piovute addosso, i grillini modificheranno la delibera o proseguiranno dritti per la loro strada visto che hanno avuto l’avallo del segretario comunale Roberto Buson. «Ma anche noi non ci fermeremo», ribatte Sacco, «Ci sono i presupposti perché quella delibera venga fatta letteralmente stracciare». (a.ab.)

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