Una coop per gli ex calzaturieri
STRA. È nata “Cooperativa Solidalia” start up d’industria che ha l’obiettivo di recuperare persone con esperienze lavorative nel settore calzaturiero, uscite negli ultimi anni dal mercato del lavoro a causa di ristrutturazioni aziendali o fusioni, e ricollocarle nel sistema produttivo attraverso la cooperazione sociale.
Il progetto, presentato ieri a Stra, è stato promosso da Confcooperative Veneto e dall’Acrib – Associazione Calzaturifici della Riviera del Brenta in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che ha finanziato i tirocini attraverso il Fondo Straordinario di Solidarietà, con Banca Prossima del gruppo Intesa SanPaolo che ha finanziato gli investimenti iniziali e con i comuni dell’Alta Padovana in primis quello di Vigonza. «Il tema è la disoccupazione, in particolare delle persone over 50, che si trovano ad affrontare numerose difficoltà», ha spiegato Ugo Campagnaro, presidente Confcooperative Veneto, «con questo progetto creiamo occasioni di lavoro nel settore manifatturiero. Iniziamo con questo primo esperimento con la possibilità di poterlo riprodurre nel settore calzaturiero e in altri settori». Dopo le selezioni sono stati assunti 15 lavoratori che sono impegnati nella fase iniziale della produzione della scarpa. Si tratta di 10 ex dipendenti di calzaturifici del Brenta, di 4 giovani alla prima esperienza nel settore calzaturiero e di un carcerato. Da una settimana gli operatori stanno lavorando in un capannone di Vigonza eseguendo attività di taglio e orlatura per conto di due calzaturifici associati Acrib. «Questa iniziativa ha un valore simbolico molto importante per Acrib», ha commentato il vicepresidente Daniele Salmaso, «anche come segnale in controtendenza rispetto al passato visto che negli ultimi anni ci sono stati investimenti stranieri mentre c’era stata una decrescita dell'imprenditoria italiana nel settore taglio e orlatura. Inoltre l’iniziativa si basa su due capisaldi su cui crediamo come la cooperazione e la trasparenza intesa come legalità».
Giacomo Piran
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