Un virus colpisce i vitigni Coldiretti lancia l’allarme
PORTOGRUARO. Il terrore dei viticoltori ha un nome impronunciabile, almeno in lingua italiana. Si chiama Peronospora, ma i contadini veneti da queste parti la chiamano “El negron”.
Perché l’acino dell’uva bianca si scurisce improvvisamente e si ammala. I viticoltori, estremamente preoccupati, stanno valutando richieste di risarcimento dei danni che di questo passo potrebbero risultare ingenti. L’allarme riguarda soprattutto le viti di Pinot Grigio che in questi anni sono sempre più coltivate perché alla base del richiestissimo Prosecco. Ora i danni si ripercuotono sulla quantità dell’uva prodotta in questo territorio. Non solo le uve Pinot, dunque, ma anche altre.
Il Merlot potrebbe avere perdite addirittura del 70 per cento, il Pinot grigio del 20-30 per cento. A colpire i vigneti del Sandonatese-Portogruarese è dunque la tanto temuta peronospora, una malattia causata dalle abbondanti piogge cadute nel mese di maggio e quasi tutto giugno. Fiorenzo Lorenzon della Coldiretti della Marca Trevigiana, che ha vigneti a Zenson di Piave ai confini con Fossalta di Piave, in questi giorni sta incontrando gli imprenditori agricoli del Veneziano. «Molti grappoli», ha detto, «sono stati distrutti da quella che chiamiamo anche "muffa bianca" e non si possono fare richieste di risarcimento. Il problema è chiarissimo e basta vedere gli acini. Questa malattia non si ferma fino alla fine della vendemmia». «La delicata fase della fioritura espone maggiormente il grappolo all’attacco della peronospora», analizza Roberto Dal Cin, ex presidente della commissione agricoltura della Provincia, perché in caso di pioggia o di forte rugiada questo rimane bagnato per maggior tempo che non altre parti della vite, offrendo così maggiori occasioni di contagio».(g.ca.)
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