Un unico funerale per Gianni e Daniela
PIANIGA. Un funerale comune per Gianni Garbin, di 58 anni, e la moglie Daniela Masaro, di 55. La decisione è stata presa dai familiari in vista delle esequie anche se, dopo il via libera alla sepoltura arrivato venerdì dalla magistratura, la data dell’ultimo saluto nelle chiesa di Pianiga non è ancora stata stabilita.
Una decisione che il cognato Giuseppe Guidolin - il marito della sorella di Gianni Garbin - spiega con queste parole: «È nostra intenzione organizzare un funerale comune perché, anche se dovesse essere confermata l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, un momento di follia non può cancellare un matrimonio che li ha visti per anni restare insieme felici». Era stato proprio Guidolin, mercoledì scorso, a ricevere la telefonata di Garbin che annunciava di essere in pericolo, e a scoprire che i due coniugi erano morti dopo esserci precipitato nell’appartamento della famiglia al civico 16 di via Papa Luciani, in centro a Pianiga. Anche se per fugare ogni dubbio bisognerà attendere la relazione del medico legale Silvano Zancaner che nei prossimi giorni arriverà sulla scrivania del pubblico ministero Elisabetta Spigarelli, le prime indicazioni arrivate parlano di una morte avvenuta per soffocamento: la donna potrebbe essere rimasta schiacciata dal peso del marito salito sulla schiena per immobilizzarla e poi soffocarla. Sulle braccia di Garbin sono inoltre stati trovati dei graffi che potrebbero confermare la versione del soffocamento successivo alla lite. Una ricostruzione in attesa di ulteriori conferme, che potrebbero arrivare anche dalle analisi delle piccole macchie di sangue trovate vicino al corpo della donna, riversa a terra nella camera da letto, al secondo piano dell’appartamento mentre il marito è stato trovato impiccato nel garage semi-interrato. Dall’autopsia nessun dubbio è emerso sulla dinamica della sua morte.
Resta da capire inoltre - se la versione dell’omicidio-suicidio sarà confermata - se Garbin abbia agito con premeditazione o se l’omicidio sia stato il frutto di un momento di follia, come potrebbe far ritenere il messaggio lasciato nel quale, soprattutto, si preoccupa affinché qualcuno si prenda cura del figlio. Prima di qualsiasi commento sulla dinamica, i familiari aspettano notizie ufficiali dai carabinieri, che potranno arrivare solo tra alcuni giorni. Daniela Masaro, infermiera all’ospedale di Dolo, aveva attraversato un periodo di depressione. Il marito Garbin era preoccupato di rimanere senza lavoro visto che il contratto come rappresentante alla Bugin Carni di Santa Maria di Sala sarebbe scaduto a dicembre. Un mix di elementi che potrebbero aver portato l’uomo a perdere la lucidità. (f.fur.-a.ab.)
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