Un turista sfida il mare mosso e muore annegato a Cavallino

Tedesco di 60 anni va a fare il bagno alle 7 di mattina nonostante la bandiera rossa e sta male L’allarme lanciato dai familiari. Il corpo ritrovato dai soccorritori a un miglio marino dalla costa

CAVALLINO. Si tuffa in mare per il consueto bagno mattutino e annega sullo specchio di mare di fronte a Ca’ Savio. Il corpo di Dieter Rohr un turista tedesco di 60 anni è stato ritrovato dalla guardia costiera di Jesolo e Cavallino-Treporti poco prima delle 12 di ieri a circa un chilometro e mezzo dalla costa dopo oltre due ore di ricerche, mentre veniva trasportato al largo dalla corrente marina. L’allarme, che ha fatto scattare la macchina dei soccorsi, portando al monitoraggio di tutta l’area di fronte all’arenile di Ca’ Savio, è partito fin dalla prima mattinata di ieri, da quando i famigliari, in vacanza al camping Ca’ Savio, hanno riferito ai militari della capitaneria di porto che il loro congiunto era solito fare un bagno in mare attorno alle 7 di ogni mattina. La preoccupazione era iniziata perché dall’uscita fra le onde di ieri non era più rientrato nell’alloggio all’interno del camping, nonostante fossero trascorse ormai due ore. Con l’aggravante che sulla spiaggia del litorale ieri sventolava anche la bandiera rossa per le avverse condizioni meteo, quindi giudicate pericolose per la balneazione.

Per questo il comandante della capitaneria di porto Luigi Tricarico, non ha perso tempo coordinando speditamente le ricerche in più direzioni facendo uscire in mare sia i mezzi da Venezia che i mezzi di Jesolo e chiedendo nel contempo anche l’intervento del nucleo sommozzatori e dell’elicottero dei vigili del fuoco.

Fino all’epilogo prima delle 12 grazie al supporto di alcuni bagnini che, coadiuvando le ricerche con le moto d’acqua per un più accurato rastrellamento dello specchio di mare di fronte a Ca’ Savio, hanno individuato la salma galleggiante del turista a quasi un miglio nautico dalla costa. Il corpo è stato quindi recuperato dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, che l’hanno consegnato alla motovedetta della guardia costiera per provvedere alla constatazione di morte per annegamento del turista 61enne che è avvenuta alla capitaneria di porto di Cavallino-Treporti e Jesolo ad opera del medico del Suem 118 intervenuto.

Già nella giornata di ieri il pm di turno, non ravvisando segni di violenza sulla salma e neppure sostanziali dubbi sulla dinamica della morte avvenuta per annegamento a causa di un malore mentre il turista era in mare, ha disposto il nullaosta per la riconsegna del corpo ai famigliari per poi procedere con il rimpatrio. Si tratta del primo annegamento della stagione 2018 per la costa veneta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia