Un sito di baratti per ridare vita alle care cose inutili

I Comuni di Spinea e Mirano danno vita al “progetto riuso” si potranno scambiare o donare: meno volumi in discarica

SPINEA. Non serve più? Il destino potrebbe non essere per forza la discarica. A Mirano e Spinea torna di moda il baratto: gli oggetti “a fine vita” ora si recuperano, semplicemente scambiandoli, come una volta, dando loro una seconda possibilità di vita e soprattutto evitando di mandarli al macero.

Succede grazie al “Progetto riuso”, a cui i due comuni hanno aderito, grazie a un’iniziativa promossa dal Movimento per la decrescita felice.

C’è dell’ecologico ma anche un po’ di romantico in tutto questo: l’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente i volumi di spazzatura che i due comuni, in particolare Spinea, sono già riusciti drasticamente a dimezzare negli ultimi anni, grazie soprattutto alle nuove modalità di raccolta (i cassonetti a chiave) e, di conseguenza, di differenziazione. Adesso ogni oggetto diventato inutile potrà riacquistare nuova vita. Come? Donandolo ad associazioni di volontariato del territorio, che si incaricheranno di distribuirli a chi ne può avere ancora bisogno, oppure vendendoli o acquistandoli in negozi dell’usato o su siti internet specializzati o ancora barattandoli.

Per quest’ultima idea è stato aperto un sito, coseinutili.it, vero e proprio luogo virtuale dove barattare online: scambiando oggetti o servizi attraverso il portale si riceveranno dei crediti, con i quali l’utente potrà poi acquistare altri oggetti.

L'home page del sito coseinutili.it
L'home page del sito coseinutili.it

Per barattare direttamente gli oggetti ci si potrà affidare anche a un luogo fisico di scambio, individuato nel New Optical Center di Spinea, al Graspo de Uva, che ospiterà i beni da scambiare fino all’arrivo della controparte. I vantaggi sono diversi: risparmio di materie prime ed energia per produrre nuovi beni, riduzione dei rifiuti e dei costi di smaltimento, aiuto delle persone in difficoltà e, infine, miglioramento del bilancio economico personale di ogni partecipante.

«Nell’attuale periodo di difficoltà economica, è fondamentale promuovere il riuso e la solidarietà contro la cultura dello spreco», sottolinea il vicesindaco e assessore all’ambiente di Spinea, Stefania Busatta. Il 13 maggio, alle 20.45 nella sala conferenze di Villa Errera a Mirano, il progetto sarà presentato proprio da Busatta e dal suo omologo miranese Federico Vianello. Interverranno Elisa Boldi, fondatrice dell’Associazione cose inutili, Alessandro Giuliani, consulente scientifico degli “Operatori nazionali dell’usato”, Simone Naletto del Cesvitem e Maura Rosa di Veritas.

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