Un quarto dei bambini dorme troppo poco, un terzo è disturbato
CHIOGGIA. Il 25% dei bambini a 5 anni dorme meno delle ore raccomandate. Anzi: già a 1-2 anni di vita il 13% dei bambini usa i moderni apparecchi elettronici (tablet, smartphone e TV) in fase di addormentamento.
Il risultato è che i bambini hanno sempre meno autonomia durante il sonno notturno dal momento che oltre il 34% dei bimbi di età 3-5 anni dorme nel lettone o in camera con i genitori. Non solo: molti disturbi del comportamento sono favoriti dall’andare a letto tardi, dall’uso frequente dei devices elettronici (cellulari e tablet) e dal dormire meno delle ore raccomandate. Pochissimi i bambini che vanno a letto presto (come si dovrebbe) e si addormentano nel proprio letto con la lettura di un libro da parte di un genitore.
Tutti problemi emersi durante il III° Convegno Pediatrico Clodiense dedicato, quest’anno, alla prevenzione e stili di vita. Il filo conduttore dell’evento sono state le 8 azioni del progetto regionale Genitoripiù (www.genitoripiu.it): prendersi cura del bambino significa pensare alla sua salute già prima del concepimento e lungo tutto l'arco della vita con particolare attenzione ai suoi primi anni. Per questo motivo il progetto Genitoripiù propone 8 azioni di provata efficacia: 8 azioni con un unico obiettivo, promuovere la salute fisica e psicologica del proprio bambino. Assumere l’acido folico nei tempi e nelle quantità corrette, non fumare in gravidanza e davanti al bambino, non bere in gravidanza e in allattamento, fare tutte le vaccinazioni raccomandate, mettere il bambino a dormire a pancia in su, allattare al seno, proteggerlo dagli incidenti in auto e in casa, leggergli un libro.
Gli interventi del dottor Leonardo Speri, responsabile regionale del progetto Genitoripiù e della dottoressa Stefania Porchia dell’Università Ca’ Foscari hanno presentato le 8 azioni ed hanno messo in evidenza quali siano le azioni per le quali c’è bisogno di sviluppare una maggiore attenzione nel territorio della Ulss 3: la recente rilevazione fatta nel 2016 mette in evidenza che le conoscenze degli operatori del percorso nascita sono sostanzialmente allineate con quelle regionali, hanno la positiva tendenza ad essere maggiormente proattivi con i genitori, hanno un’ottima conoscenza sulla tematica dell’allattamento ma un po’ meno sulla posizione sicura in culla (a pancia in su) e sulla protezione in casa.
Ci sono sempre più conferme scientifiche che queste 8 azioni sono quelle che riescono ad intervenire più efficacemente sia nella prevenzione dei rischi più importanti nei primi anni di vita, sia per garantire ai bambini un vero e proprio capitale di salute per il futuro. . “Fondamentale – ha detto il direttore generale dell'Usl, Giuseppe Dal Ben – è diffondere quindi i corretti comportamenti e cercare, inoltre, da adulti, di dare il buon esempio”.
Nel corso del convegno è stato affrontato anche il tema delle abitudini al sonno e la loro correlazione con i disturbi del comportamento con la presentazione in anteprima dei dati preliminari di una ricerca, di cui il dottor Mattia Doria, coordinatore dei Pediatri di Libera Scelta del Distretto di Chioggia, è stato il coordinatore scientifico nazionale, sviluppata su 11 regioni italiane sotto l’egida della Federazione Italiana Medici Pediatri. Uno degli aspetti che emergono è che un quarto dei bambini a 5 anni dorme troppo poco. Non solo: l'uso di smartphone e tablet provoca disturbi del sonno e questi, a cascata, disturbi di comportamento.
La soluzione: mandare i bambini a letto presto, non subito dopo la televisione, ma trovando cinque minuti per leggere loro una storia. Sempre
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