Un quadro per ricordare la corsa dell’oca

MIRANO. La corsa dell’oca, che non è mai partita, diventa un quadro. A dipingere quella che ha tutta l’aria di essere un memoriale a ricordo dell’edizione (la prima) affossata dalla burocrazia e...

MIRANO. La corsa dell’oca, che non è mai partita, diventa un quadro. A dipingere quella che ha tutta l’aria di essere un memoriale a ricordo dell’edizione (la prima) affossata dalla burocrazia e dalle proteste, è stato uno dei concorrenti che l’8 dicembre, giorno in cui doveva tenersi il palio, si è presentato alla partenza, salvo poi dover tornare a casa col suo pennuto da corsa ancora in gabbia. Dietro la tela, regalata al gestore del ristorante di Luneo “19 al Paradiso” Vincenzo Fusco, l’artista ha voluto esprimere il suo auspicio: «Sandro il pittore, Loretta la portavoce e Mosè l’atleta ti ringraziano per voler continuare l’antica tradizione della corsa dell’oca». A fianco della dedica l’articolo apparso su “la Nuova” il 9 dicembre, dopo l’annullamento. A decretare lo stop alle oche una serie di circostanze, tra cui le protesta animalista e la mancata autorizzazione da parte di Comune e Asl che per la prima volta in trent’anni hanno impedito al quartiere di proseguire la sua tradizione. I residenti dicono che si tratta solo di una sospensione e che il palio tornerà in grande stile nel 2013. «Non lasceremo morire le tradizioni per colpa di tre scalmanati di città», promette Massimo Zaratin, uno dei promotori. (f.d.g.)

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