Un ponte chiuso da un mese, la rabbia dei commercianti
MIRA. «Siamo pronti ad agire legalmente. La chiusura del ponte di Malcontenta ci sta danneggiando fortemente. Abbiamo perso il 60% del fatturato in un mese. Il Comune farà slittare l’apertura del ponte di 10 giorni perché non è stata calcolata bene la necessità della manodopera per i lavori».
Sono tante le proteste a Malcontenta da parte dei commercianti per i lavori sul ponte sul Naviglio che provocano anche ogni giorno code sulla statale 309 e danni da decine di migliaia di euro ai fatturati in un paese di fatto, tagliato a metà. I lavori di manutenzione e miglioramento per il ponte mobile di Malcontenta sono iniziati a inizio gennaio e il cantiere andrà avanti fino a fine mese. A farsi portavoce del disagio dei commercianti sono Eugenio Pasqual e Enrico Stocchero. «La ventina di negozi che si trova sul versante mirese del paese», spiega Pasqual, «è ridotta sul lastrico da lavori che vanno conclusi al più presto. Ci chiediamo se c’era un modo di evitare la chiusura la viabilità delle auto. Si poteva evitare costruendo un ponte di barche a lato. Con la chiusura del ponte per la sistemazione, dovevano farne uno di provvisorio vicino alla caserma dei lagunari. Questa decisione presa dall’amministrazione è inadeguata e non sensibile al commercio Ora sappiamo che i lavori slitteranno di altri 10 giorni. Questo non è accettabile. Stiamo valutando azioni legali». L’intervento, per il quale il Comune ha destinato oltre 200 mila euro, è diventato urgente per via delle pessime condizioni in cui versa il meccanismo di apertura del manufatto. Verranno abbattute le barriere architettoniche e messo in sicurezza l’attraversamento per i pedoni. I lavori sul ponte a Malcontenta di Mira provocano ogni giorno code sulla Romea. Il paese è tagliato a metà all’altezza del Naviglio, i cittadini per recarsi dall’altra parte sono costretti ad utilizzare la Romea, altri scendono dall’auto e al semaforo a chiamata premono il pulsante riservato ai pedoni anche se per immettersi sulla strada c’è una precisa corsia.
Il rosso scatta più spesso per chi percorre la Romea e si creano ingorghi e code. Una risposta alle proteste dei commercianti arriva dal sindaco di Mira Marco Dori. «Capiamo», dice Dori, «il disagio dei commercianti e dei residenti per questo stato di cose. Ogni giorno facciamo un sopralluogo per valutare lo stato di avanzamento dei lavori con l’assessore Maurizio Barberini e l’ingegnere incaricato a seguire il cantiere. La consegna dei lavori è prevista per il 20 febbraio, ma fra i collaudi e le varie verifiche, arriveremo ad avere la nuova viabilità con la fine del prossimo mese e proprio per questo siamo intenzionati a far sì che non si perda un giorno in più». Il paese di Malcontenta già diviso amministrativamente fra il comune di Venezia e quello di Mira ora lo è anche fisicamente con la chiusura del ponte. Si dovrà pazientare ancora qualche tempo per poter ricollegare del tutto le due sponde del Naviglio ora superabili solo a piedi o in bici.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia