Un piano contro la violenza
Protocollo tra i sindaci del Veneto Orientale, l’Usl e i centri di ascolto
COLUCCI- DINO TOMMASELLA - MUSILE DI PIAVE - BANDIERE A MEZZ'ASTA E SEDIA CON DRAPPO ROSSO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
MUSILE. Prevenzione e contrasto alla violenza domestica e di genere, sarà predisposto un protocollo (operativo e strategico) unico per tutto il territorio del Veneto Orientale. Le basi per arrivare a questo risultato sono state poste nel corso di un incontro che, su mandato della Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale, si è svolto tra i Comuni di San Donà e Portogruaro, l’Usl 4 e i due centri antiviolenza di riferimento per il territorio, ovvero la Fondazione Ferrioli Bo con il centro antistalking e antiviolenza La Magnolia di San Donà e il Centro di ascolto-cooperativa L’Arco di Portogruaro.
«È una triste coincidenza che quest’incontro, programmato da tempo, cada all’indomani dello sconcertante delitto commesso a Musile, per il quale nessuna parola di condanna è sufficiente», commenta Serena Boldrin, presidente della Commissione pari opportunità di San Donà, «intendiamolo come una risposta delle istituzioni a quest’ennesimo folle gesto di cui è rimasta vittima una donna, madre di due figli, da parte di un uomo che ha amato».
Attualmente nel Veneto Orientale sono attivi due diversi protocolli per il contrasto alla violenza di genere, uno per il Sandonatese e l’altro per il Portogruarese. L’obiettivo è iniziare a lavorare in modo coordinato. «Le istituzioni possono lavorare insieme per rendere più efficaci le azioni di prevenzione e contrasto, attraverso un miglior coordinamento degli attori in gioco, una formazione specifica per il personale e un’attività di sensibilizzazione capillare che parta dalle scuole», prosegue Serena Boldrin, «questo si sta facendo e la condivisione di un protocollo a livello di Usl vuole proprio essere un modo per ribadire quest’impegno». L’invito della Commissione Pari Opportunità è di non sottovalutare qualsiasi episodio di violenza». Per il Sandonatese ci si può rivolgere al centro La Magnolia o chiamare il 1522.
«Quando la tragedia colpisce così da vicino ci rende mute davanti al dolore di chi è rimasto. Tuttavia il silenzio di secoli su femminicidi e violenze di genere non solo le ha perpetuate, ma le ha declassificate togliendo a chi le compie il senso della gravità dell’atto in se stesso». Sono le parole con cui inizia la lettera che le donne del comitato “Se non ora, quando? ” di San Donà hanno inviato al sindaco di Musile e ai consiglieri comunali, offrendo la loro disponibilità a collaborare
. (g.mon.)
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