Un percorso naturalistico fra Campalto e Tessera
CAMPALTO. La ciclo-ippovia che collega Punta Passo al Bosco di Campalto a Forte Bazzera diventa realtà. Nei giorni scorsi, superando non poche difficoltà, si è conclusa la gara ed è stata individuata la ditta che andrà a realizzare il percorso naturalistico. Dopo un paio di settimane per le formalità necessarie, potrebbero cominciare le attività per la preparazione del cantiere che sarà approntato entro l’estate e durerà al massimo 120 giorni naturali consecutivi, compresa la realizzazione del nuovo ponticello verso l’area verde del bosco di Campalto.
«Prima del freddo il percorso sarà a disposizione dei ciclisti», spiega con soddisfazione il presidente uscente di Favaro, Ezio Ordigoni, sostituito con le nuove elezioni comunali da Marco Bellato. «Si tratta di una bella notizia per gli amanti del cicloturismo, ippovie, passeggiate naturaliste in Gronda Lagunare Nord», precisa Ordigoni, «un’opera che migliora il grado di sicurezza e affidabilità della mobilità lenta, essenziale per i tanti ragazzi che la possono usare per andare a scuola in sicurezza evitando la via Orlanda molto interessata dal traffico commerciale. Un’opera che nel tempo libero sostiene l’uso della bicicletta come alternativa all’auto ponendosi dal punto di vista dell’integrazione alla rete ciclistica comunale». Prosegue: «Il percorso a valenza paesaggistica riqualifica l'area di Punta Passo Campalto mediante la fruizione pubblica delle rive, la riconquista della vista su Venezia, che è parte integrante del Circuito dei Forti».
La pista si sviluppa lungo l’argine dell’Osellino (finanziata mediante i proventi della sosta a pagamento, circa 160.000 euro) e ne consente l’attraversamento tramite un ponte Bailey già presente dopo il Passo nell’area limitrofa all’idrovora di Campalto (ex tiro al volo). Chiarisce l’ex presidente di Favaro: «La pista dalla Barena al Bosco di Campalto è di particolare interesse per la complessiva realizzazione della cicloippovia Laguna Nord (Venezia Jesolo – Cavallino). Il tracciato dell’opera, inoltre, è stato verificato passo passo da un tim di esperti tenendo conto della praticabilità e sicurezza del percorso».
Ordigoni nel fare riferimento al recupero della gronda lagunare e alla riqualificazione di Punta Passo, cita anche il progetto di restyling urbanistica dell’area dei cantieri Marchi. Una proposta di accordo pubblico privato che prevede “la riorganizzazione dell’area con l’obiettivo di consentire la fruizione pubblica delle rive” lungo il canale riconquistando così il rapporto diretto con il bordo lagunare e la vista su Venezia.
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