Un nuovo centro di preghiera per i musulmani di Venezia

La comunità islamica acquista all’asta una struttura che potrebbe diventare un luogo di culto L’imam lancia un appello per raccogliere fondi. Il sindaco: «Spazio di preghiera? Non è una priorità»
Di Marta Artico
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Marghera, via Lazzarini/ Capannone che ospiterà il nuovo centro islamico di Venezia
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Marghera, via Lazzarini/ Capannone che ospiterà il nuovo centro islamico di Venezia

MARGHERA. Un nuovo Centro di preghiera per la Comunità Islamica di Venezia, Mestre e provincia. I membri del consiglio sono cauti, un po' per non illudere i fedeli, un po' perché è sempre opportuno andarci con i piedi di piombo quando si parla di vendite immobiliari, contratti, e finché non si hanno le chiavi in mano. Detto questo, la Comunità, che da anni chiede al Comune una mano per individuare un luogo dove poter realizzare un Centro culturale e di preghiera per riunirsi liberamente, ha finalmente acquistato una struttura, a pochi passi da dove si trova ora la Moschea della Misericordia, in via Lazzarini a Marghera.

La Comunità ha partecipato a un'asta pubblica e acquistato un capannone industriale dismesso, un po' meno grande rispetto a quello attuale, ma dove i locali possono essere ottimizzati meglio e con un grande spazio esterno, necessario in certi periodi dell'anno. È stata versata la caparra ma dev'essere saldato l'importo complessivo, ecco perché è in corso una raccolta fondi pubblicizzata anche dall'Imam Hamad Mahamed. Una colletta nella quale sono impegnati i fedeli della comunità, in special modo Omar Al Hnati, il vicepresidente, e verso la quale in questo momento sono profuse le forze del Centro. E visti i contatti della Comunità e l'integrazione del Centro di Venezia e provincia, sono in tanti finora ad aver contribuito: persone di fede diversa che hanno abbracciato la causa per dare una mano.

Nei mesi scorsi anche il Patriarcato aveva cercato di andare incontro alla comunità per cercare un luogo di culto adatto come è stato fatto per altre fedi, ma non era saltato fuori nulla. Attualmente in via Monzani, la comunità è in affitto, il costo ingente. «Le rate», hanno spiegato dal Centro, «ci sono state anche abbassate, ma è sempre tanto per noi». I passaggi successivi, saranno tutti da costruire. Ma non cambierà nulla rispetto ad oggi, se non in termini di risparmio economico e proprietà.

Ieri a margine dell'inaugurazione dei mercati di via Piave, il sindaco Luigi Brugnaro ha commentato l'esigenza espressa da parte dei musulmani, di poter avere uno spazio di preghiera a Venezia: «Non ho ricevuto richieste ufficiali», ha detto il sindaco, «e comunque non mi sembra che il problema si ponga, non è l'urgenza di questo momento, ci sono altre priorità».

Nel frattempo Omar Al Hnati, è tornato a ringraziare il Patriarca per gli auguri di inizio Ramadan, da parte di tutte le comunità islamiche: «Ci auguriamo che le relazioni progrediscano per rendere più solido il nostro rapporto, come è stato nel passato e come è indicato nel Corano, dove si dice di incentivare il dialogo con la gente dei Libri nella maniera più benevola». Aggiunge: «Il Ramadan è un mese di pace, di serenità, di misericordia, la stessa di cui ha parlato il Patriarca: l'augurio, valido per tutti, è quello di portare il messaggio divino sulla terra. Bisogna aprirsi agli altri, integrarsi, assorbire le culture altrui, l'Islam non esclude, l'Islam include».

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