Un nuovo caso per il veneziano commissario Brunetti

VENEZIA. Il commissario Brunetti non invecchia mai e il caso letterario rappresentato da Donna Leon continua a restare unico e, in parte, misterioso. In Germania esce in questi giorni il suo nuovo libro, il numero 25 di una serie che non conosce cedimenti nella passione dei lettori: si intitola “Ewige Jugend” (Eterna giovinezza) ed è pubblicato da Diogenes. Presto sarà un bestseller, presto, come tutti quelli che lo hanno preceduto, sarà tradotto in 34 lingue. Tranne l’italiano.

Il che continua a suonare ben strano visto che il commissario Brunetti è italianissimo, anzi, venezianissimo e Donna Leon, benché originaria del New Jersey dove è nata 73 anni fa, da oltre trenta vive a Venezia. Sostiene da sempre (nelle interviste che rilascia all’estero) di non voler tradurre in italiano i suoi best seller perché a Venezia vuole mantenere il completo anonimato, violato quotidianamente dagli stranieri che la riconoscono all'istante.
A Venezia è rarissimo vederla in occasioni pubbliche, anche se in molti la invitano. In città può girare praticamente indisturbata, e sostare a lungo senza essere distratta anche nel bar di Cannaregio che ha eletto a ufficio. Qualche anno fa ha partecipato, cosa davvero straordinaria, a un incontro in Ateneo Veneto, ma di Brunetti e dei suoi gialli non ha fatto cenno; non si è fatta vedere nemmeno sul set della serie tv tedesca che è stata girata ovviamente a Venezia, dove il commissario Brunetti vive e indage - ques'estate le riprese riprenderanno per una nuova puntata - e che naturalmente di là dal confine ha fatto record di ascolti. Le agenzie di viaggio tedesche organizzano tour sui luoghi raccontati nei suoi gialli.
“Eterna giovinezza” prende comunque le mosse dal corpo di una giovane trovato senza vita dopo una caduta in un canale veneziano.
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