Un nuovo bistrot contro il degrado Grand Central pronto a Pasqua
E’ iniziato il count down in vista dell’apertura del nuovo Grand Central, il bistrot anti-degrado in corso di costruzione in piazzale Olivotti, angolo via Piave via Degan proprio dove si trova fontana di Aricò fino a poco tempo fa ritrovo di sbandati e senza fissa dimora. Dietro i grandi cartelloni che nascondono il cantiere, si può vedere il vero e proprio bistrot, la cui volumetria è ultimata. Nel grande stabile adiacente, l’ex spazio del Contemporaneo da dove sono stati sgomberati i ragazzi di Loco, i lavori interni di risistemazione procedono silenziosi e tra un paio di settimane entreranno nel vivo. L’obiettivo è terminare l’intero complesso destinato alla ristorazione entro marzo e aprire prima di Pasqua.
Nel frattempo Santi Mestrini, il famoso locale che si trova esattamente dietro, di Giovanni Dal Poz, ha chiuso i battenti in questi giorni in attesa della nuova apertura, dal momento che si trasferirà negli spazi del Grand Central, nella parte un tempo biblioteca. In questi giorni emergono le prime indiscrezioni su cosa la città si dovrà aspettare dalla cordata di imprenditori, tutti mestrini doc, che ha dato vita alla società Gran Central e che non vede l’ora di iniziare a gonfie vele. Il bistrot avrà uno spazio coperto e uno scoperto, all’interno un locale destinato a un target variegato, dove verranno realizzati snack, piatti veloci e molto altro. E poi la parte vocata agli aperitivi, alla musica dal vivo, alle iniziative. Nell’ex Biblioteca un ristorante pizzeria che punta a una clientela un po’ più esclusiva. Sempre nello stesso complesso ci saranno un locale per asporto e cibi pronti e probabilmente una gelateria. In tutto – compresa l’area in concessione ventennale dal Comune e quella a verde che sarà sistemata – parliamo di 1350 metri quadri totali. La parte recintata consta di 650 metri quadri coperti e 300 scoperti. «Puntiamo ad aprire tutto insieme, bistrot ristorante e locali» spiega Massimo Dal Poz, l’imprenditore mestrino presidente della società Grand Central «terminata la struttura, ci sarà la parte destinata all’assunzione e selezione del persone, circa 25 tra camerieri, cuochi, lava piatti, il personale che si occuperà della parte musicale, quello specializzato nel settore cocktail e aperitivi. Una squadra nuova da mettere insieme. Vorrei che non fosse più chiamato ex Contemporaneo, oramai è Grande Central». Il locale sarà aperto dalle sette del mattino alle due di notte.
Dal Poz invita calorosamente il Comune a fare presto ad asfaltare via Degan e risistemare i parcheggio retrostanti il Bistrot. Quando scopriremo i veli dei nuovi spazi dell’ex biblioteca» spiega il figlio Giovanni, «le persone rimarranno meravigliate, procediamo a ritmo spedito, sarà davvero una bella sorpresa per la città». «Siamo desiderosi, io come tutti gli altri, di fare qualche cosa per Mestre» commenta Franco Laghezza, uno dei soci della Grand Central, «mi è piaciuta subito l’idea, credo in questa città e mi auguro che la nostra non sia l’unica iniziativa di questo peso».
Nell’aria c’è fermento. In questi giorni al posto della creperia Santi, ha aperto il ristorante la Farmacia dei Sani. La titolare Iolanda Zerella, nota ristoratrice, punta su Mestre. Il locale è specializzato in piatti e ricette della cucina veneta: dal saor al baccalà, dalle seppie alla veneziana fino alla frittura. —
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