Un nuovo bando e il ponte si recupera Villa Bianchini
ZIANIGO. Pronto il bando per Villa Bianchini, parte l’iter per l’agognato e ormai non più rinviabile recupero della barchessa e delle altre pertinenze dello storico edificio di via Scortegara: diventerà sede per associazioni attive in campo sociale e culturale di Mirano e forse anche per alcune attività scolastiche.
Nel bando il Comune dispone l’affidamento della ristrutturazione della barchessa e di due “barchi” della villa attraverso un intervento che non dovrà essere inferiore ai 400 mila euro di investimento.
Sarà il Comune stesso a stipulare uno specifico contratto di locazione per un periodo di tempo non superiore ai 20 anni: i soggetti verranno selezionati con procedure a evidenza pubblica, che oltre a poter effettuare i lavori, beneficeranno della possibilità di realizzare attività socio-culturali all’interno dell’edificio.
L’obiettivo è quello di avviare al più presto, prima che sia troppo tardi, il processo di conservazione e valorizzazione della villa, uno dei più importanti immobili comunali, da tempo in disuso e in preda al degrado, ma anche soggetto a vincoli paesaggistici e urbanistici.
«Il bando è pronto, verrà pubblicato a giorni», spiega il sindaco Maria Rosa Pavanello, «poi verrà stipulata una convenzione con il soggetto aggiudicatario, spero che si possa chiudere la procedura entro la prima settimana di luglio». Tempi rapidi dunque, ma comunque già anticipati dal desiderio dei cittadini di riprendersi la bella villa zianighese, che ancora conserva al suo interno un prezioso affresco di Giandomenico Tiepolo, “Il merito e la fama”, purtroppo a rischio a causa delle precarie condizioni dell’edificio.
Proprio oggi infatti, in occasione della manifestazione “Andar per erbe”, verrà inaugurato il ponte pedonale di Villa Bianchini, ricostruito grazie al lavoro dei volontari del Cai, il Club alpino di Mirano, insieme con la protezione civile e con il contributo del “Centro del mobile”. Invitate tutte le associazioni, in particolare quelle che hanno partecipato al campo di lavoro in villa e le autorità.
«È un ponte simbolico tra il passato e il futuro di Villa Bianchini», spiega Marco Padoan, presidente del Cai di Mirano, «per sollecitare Comune e cittadinanza a non rinunciare alla frequentazione di luoghi storici e naturali, beni comuni e patrimonio da preservare per le prossime generazioni. Un ponte reale per rifiutare il degrado e la mancanza di manutenzione, un ponte su un sentiero che ci fa sentire un po’ in un bosco, anche senza salire in montagna: perciò grazie a chi lo userà».
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