Un murales dedicato ai fratelli Ballarin, morti con il Grande Torino, sulla palestra di Valli

Martedì l’inaugurazione dell’opera realizzata dall’artista Luca Pagan. Presenti le autorità, scolari e docenti

Elisabetta Boscolo Anzoletti

CHIOGGIA. Gli occhi di Aldo e Dino Ballarin a vegliare sui bambini e gli sportivi di Valli. È stato inaugurato martedì il murales dedicato ai due fratelli calciatori del Grande Torino, che morirono il 4 maggio del 1949 quando cadde l’aereo nei cieli di Superga. L’opera è stata realizzata dall’artista Luca Pagan sulla parete esterna della palestra della scuola primaria di Valli. La scuola, già intitolata ai due campioni, con il murales darà testimonianza anche visiva del valore dello sport, del sacrificio e dell’attaccamento alla città di cui andavano fieri i due fratelli. Nel murales, accanto al loro ritratto, i cinque cerchi olimpici e alcuni bambini che corrono felici.

Per l’inaugurazione sono arrivati i sindaci di Chioggia Mauro Armelao e Omar Barbierato di Adria, città dove Aldo Ballarin ha giocato per anni, oltre che assessori, consiglieri comunali, il presidente dell’asd United Futsal Valli Matteo Basso, l’allenatore della Clodiense Antonio Andreucci e i familiari dei fratelli Ballarin che al termine della cerimonia, in palestra, hanno raccontato ai bambini la storia di Aldo e Dino. L’opera è stata benedetta dal parroco don Massimo Fasolo che ha ricordato i valori dello sport e della vita di comunità.

L’esecuzione del murales ha completato un intervento di manutenzione straordinaria della palestra che ha compreso anche l’illuminazione notturna. «La nostra è una scuola piccola ma molto vivace», spiega la responsabile del plesso Dina Pozzato, «Una scuola in cui noi maestre e i nostri bimbi mettiamo l’anima. Oggi abbiamo bardato le pareti e il giardino a festa. I nostri alunni conoscono la storia di Aldo e Dino Ballarin e ora li vedranno anche visivamente».

«Sono abituato a lavorare nel mio studio», racconta Pagan, «è stato bellissimo disegnare il murales in mezzo alla gente che passava nella via a fianco e si congratulava. Ho voluto dedicare due terzi dello spazio ai bambini e ai giochi olimpici, inserendo il ricordo di Aldo e Dino in questo contesto». «Un grazie alle maestre e ai bambini che sono il motore di tutto», spiega il sindaco Armeleo, «Un grazie a Pagan a cui lancio la sfida di abbellire anche il nuovo silos di Isola dell’Unione… Un grazie ai familiari di Aldo e Dino che ci aiutano a tenerne vivo il ricordo». 

Argomenti:artescuola

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia