Un miliardo e mezzo per la Chimica verde
«Lo sviluppo della chimica verde a Porto Marghera non è affatto una partita persa, anzi dal prossimo settembre i vertici dell’Eni dovranno spiegare per filo e per segno alle organizzazioni sindacali dei lavoratori come intendono impiegare l’investimento di un miliardo e mezzo di euro a questo titolo che era stato tolto dal bilancio e ora sarà di nuovo inserito». È questo il messaggio di speranza e ottimismo lanciato ieri dal segretario generale nazionale dei chimici della Uiltec, Paolo Pirani, intervenuto al coordinamento nazionale dei delegati di Versalis tenutosi al Capannone del Petrolchimico a Marghera, ai dipendenti i di Versalis spa (società chimica controllata totalmente dall’Eni) che temevano di veder vendere e poi chiudere anche uno degli ultimissimi impianti chimici (il cracking della virginafta per la produzione di etilene) ancora esistente a Porto Marghera.
«La lunga e tenace lotta dei lavoratori ha pagato», ha detto Pirani. «Eni non solo ha finalmente deciso di chiudere definitivamente le inutili trattative con il fondo americano Sk Capital per la vendita del 70 per cento della controllata Versalis, ma ci ha anche confermato che rimetterà in bilancio previsti investimenti per lo sviluppo delle produzioni green per la nuova e ineludibile frontiere della chimica verde già avviate in Sardegna insieme a Novamont e da realizzare, come previsto, anche a Porto Marghera». Paolo Pirani, nel suo intervento in Capannone, ha anche lanciato un appello alle istituzioni locali (Comune di Venezia e Regione Veneto) affinché «prendano atto che l’industria chimica continuerà ad esistere a Venezia e per questo, invece di osteggiarla come hanno fatto appogiando la fallita vendita di Versalis al fondo Sk Capital, dovrebbero finalmente favorire il suo sviluppo anche a Venezia». L’ottimismo sulla chimica verde a Venezia viene alimentato anche da quanto riportato dai chimici della Cisl che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un incontro a livello europeo con i responsabili di Eni: «Versalis ha confermato la ricapitalizzazione che prevede di attuare processi di ricerca e innovazione atti a rivalutare la presenza della chimica con nuove tecnologie e procedure che rispettino l’ambiente». (g.fav.)
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