Un migliaio di fedeli dal litorale alla Basilica di San Marco
Nell’Anno straordinario della Misericordia mille fedeli accompagnati dai sacerdoti giungono in pellegrinaggio dal Litorale fino alla Porta Santa di San Clemente della Basilica. Tre i vicariati: Jesolo-Cavallino-Treporti; Eraclea; Caorle.
Davanti alla Cattedrale illuminata dal sole i custodi invitano il “popolo di Dio” – bambini caricati sulle spalle dei papà, giovani, adulti, anziani – a mostrare il pass individuale obbligatorio per varcare la Porta Santa. «Bollini in vista, nessuno deve intrufolarsi», ripetono. Ognuno con le proprie storie e speranze la oltrepassa in silenzio.
Nel tempio il Patriarca Moraglia benedice tutti attraversando la navata centrale. Nell’omelia le sue parole risuonano chiare: «Il Giubileo non è un atto esterno, non è solo un rito; è un momento di conversione. Il Giubileo allora segna un inizio da vivere nelle vostre strade, quartieri; è quella grazia che chiede di essere accolta, vissuta, annunciata là dove viviamo».
Vari i commenti dei pellegrini giunti in motonave via Punta Sabbioni, anche con corse bis messe a disposizione dall’Actv. Michele Simonella con la moglie Eleonora e la cognata Carlotta di Jesolo ricorda che per vivere meglio l’evento c’è stata una preparazione con incontri e adorazioni settimanali guidati dal parroco don Lucio Cilia. L’uomo dice: «Si cerca di ricreare la comunità e di aprirsi maggiormente verso il prossimo». «È un momento speciale per ritrovarsi. C’era bisogno di questo gesto diverso pensato da Papa Francesco», aggiungono Manola Murador e Mariagrazia Turchetto di Jesolo.
Mentre gli sposi Gilberto Donadello e Patrizia Talon precisano: «È un modo per rivisitarci. L’allenatore, cioè il Vescovo, fa la squadra e c’è molto da fare».
Anche i ragazzini hanno qualcosa da dire. Giacomo e Alberto di 12 anni con Alvise, 9 anni, evidenziano la parola “misericordia”: «Significa unione tra miseria e cuore». Monsignor Orlando Barbaro, delegato per il Giubileo Straordinario della Misericordia, fa un primo bilancio. Il prelato spiega: «Dalla data di apertura della Porta Santa, lo scorso 13 dicembre, abbiamo già distribuito più di seimila pieghevoli in lingua italiana. La gente ha bisogno di misericordia e questa trova un terreno fertile a tutti i livelli».
Il prossimo pellegrinaggio vicariale è previsto per sabato 27 febbraio. Vi partecipa un’ampia zona di Venezia: San Marco-Castello, Cannaregio-Estuario e Lido.
Nadia De Lazzari
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