Un market della droga condannati due fratelli

Jesolo. Erano stati arrestati a Ferragosto nell’ambito dell’operazione Movida Il quartier generale dello spaccio era in un appartamento in via dei Pioppi
JESOLO. Market della droga, due fratelli trevigiani condannati ieri a 3 anni e 8 mesi a testa dal giudice per l’udienza preliminare David Calabria. Cocaina, ketamina, Mdma, marijuana: Christian Albrino, classe 1990, e il fratello maggiore Denis, classe 1985, entrambi residenti a Volpago del Montello, erano finiti a ridosso di Ferragosto nella rete dei controlli della polizia di Stato impegnata nell’operazione “Movida”, con il coordinamento del servizio centrale operativo della Direzione centrale Anticrimine. L’ipotesi degli inquirenti è che i fratelli trevigiani fossero pronti a piazzare la droga ai ragazzi che sarebbero arrivati sul litorale per trascorrere le serate di metà agosto. Un mercato fiorente, che avrebbe garantito ai due trevigiani guadagni certi, se i loro piani e i loro affari non fossero stati cancellati dal blitz della polizia che aveva messo fine all’attività.


Il quartier generale dello spaccio era un appartamento in via dei Pioppi nella zona del Lido di Jesolo. All’interno i poliziotti avevano trovato non solo la droga, ma anche tutto il necessario per il taglio e il confezionamento delle dosi. Nello specifico, nell’alloggio erano stati rinvenuti e sequestrati 28,3 grammi di cocaina in sasso suddivisi in due confezioni con un principio attivo del 69 per cento; 1,6 grammi di cocaina in polvere; 11 grammi di ketamina; 6,5 grammi di Mdma divisa in dosi singole; 18,8 grammi di marijuana. Le indagini erano partite dopo che i poliziotti avevano notato il viavai di giovani da un appartamento in via dei Pioppi e per questo era iniziato il servizio di osservazione. Era stata quindi disposta la perquisizione dell’alloggio in cui i due fratelli vivevano nel periodo di vacanza che evidentemente non era dedicata al relax e al divertimento, ma allo spaccio. I fratelli Albrino erano stati arrestati dalla polizia con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio e, al termine delle indagini, la pubblico ministero Alessia Tavarnesi aveva chiesto il giudizio immediato.


Ieri, difesi dall’avvocato Ilaria Pempinella, Christian e Denis Albrino sono comparsi davanti al giudice Calabria in tribunale a Venezia per l’udienza preliminare. Hanno entrambi scelto il rito abbreviato che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. I 3 anni e 8 mesi sono appunto il frutto dello sconto garantito dal codice per chi sceglie di evitare il dibattimento in aula.


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