Un libro per ricordare Gino Donè
Un italiano, un sandonatese che contribuisce a scrivere una delle pagine più importanti del secolo scorso. Gino Donè è il protagonista del libro "L’italiano sul Granma", scritto da Katia Sassoni, edito da Massari che uscirà dalla tipografia la prossima settimana per essere presentato in tutta Italia. Si parte da Gussola in provincia di Cremona il 26 aprile, poi si attende la data per Bologna, Pisa e naturalmente la sua San Donà.
Partigiano nella Resistenza del Basso Piave, uomo della missione angloamericana Nelson, poi al fianco di Fidel Castro e Che Guevara nella rivoluzione cubana. Lo hanno chiamato "il partigiano dei due Mondi", anche se lui più modestamente si è sempre definito "un anarchico amante della libertà e della giustizia nel mondo". C'è chi lo considerava un agente segreto della Cia, chi dei servizi cubani. Castro lo ha abbracciato davvero in uno degli ultimi anniversari della Rivoluzione.
Gino Donè, morto il 22 marzo 2008 nella clinica Rizzola di San Donà, era nato a Rovarè nel 1924, subito trasferito a Passarella di San Donà dove ha vissuto la sua gioventù, la guerra partigiana nella Resistenza. Partirà dopo la guerra, da Amburgo, per raggiungere Cuba su un cargo da clandestino. Si sposerà con Norma Turino Guerra, eroina della resistenza cubana, grazie alla quale conoscerà Castro e il Che per unirsi alla loro rivoluzione. La scrittrice bolognese Katia Sassoni è la compagna di Gianfranco Ginestri, scrittore e giornalista che fu tra i primi a svelare la storia di Gino in uno dei tanti viaggi a Cuba. A San Donà lo credevano morto, come del resto a Cuba. Solo negli anni Ottanta Gino, trovato dai vecchi compagni cubani, torna all'Avana accolto dall'esercito e dalla banda nazionale come un eroe. Si saprà che viveva a Miami con la seconda moglie.
La Cgil di San Donà, con Roberto Montagner, andò fino a Cuba per cercarlo. Una volta persa anche la seconda moglie Gino, nel 2003 comparirà improvvisamente a San Donà ad abbracciare parenti e amici. Il resto è storia recente di un uomo affascinante che sapeva custodire i segreti e che San Donà non ha mai compreso e amato come avrebbe dovuto. «È dal 95 che sento parlare di Gino», dice Katia, «da quando andai insieme a Gianfranco a intervistare sua nipote Silvana per saperne di più su di lui. Segretamente dentro di me rimasi talmente affascinata che pensai subito che mi sarebbe piaciuto scrivere un giorno la sua incredibile e misteriosa vita. Un libro dedicato al partigiano veneto che fu l’unico europeo ad avere partecipato alla spedizione del battello Granma con Fidel Castro e Che Guevara. Ho inviato al nostro amico editore internazionalista-guevarista Roberto Massari il materiale e la storia. L’editore ha contribuito moltissimo al lavoro di editing, per sistemare il testo e tutti i nomi e i doppi cognomi cubani, dato che il libro contiene un ricchissimo “Indice dei Nomi” citando quasi 300 persone, metà cubane e metà italiane».
Il volume ha 160 pagine, numerose belle foto inedite, e testimonianze di molte persone che hanno conosciuto Gino in Italia e a Cuba; il prezzo di copertina è di 10 euro.
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