"Un gigante buono. Piangiamo un eroe".
PADOVA. È morto poco dopo le 00.30 della scorsa notte Rosario Sanarico, l'ispettore superiore di Polizia Rosario Sanarico, rimasto mortalmente ferito mentre stava eseguendo delle immersioni alla ricerca del corpo di Isabella Noventa.
«Nonostante gli sforzi dell'equipe medica del Policlinico di Padova guidata dal prof Sabino Iliceto», precisa una nota della questura di Padova, «l'ispettore superiore si è spento tra le braccia della moglie Antonella e dei figli Alessio e Annavera, con il conforto religioso del cappellano della Polizia di Stato, don Ulisse Zaggia».
«La Polizia di Stato piange un suo grande eroe». Lo ha detto oggi il questore di Padova Gianfranco Bernabei ricordando l'ispettore morto nella ricerca subacquea del corpo di Isabella Noventa.
«L'Ispettore Superiore Rosario Sanarico, un gigante buono con esperienza trentennale», ha proseguito il questore visibilmente commosso, «si era offerto volontario con il suo consueto impegno e con la forte motivazione che lo contraddistingueva, per partecipare alle ricerche del cadavere di Isabella Noventa, alla guida dei suoi uomini del Centro nautico e sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia. Un grande esempio di senso della Giustizia, dello Stato e di dedizione al dovere che lo ha spinto a sacrificare la sua stessa vita. Siamo tutti stretti intorno alla moglie Antonella e ai figli Alessio e Annavera in questo momento di grande dolore».
L’ispettore Sanarico era stato risucchiato da una chiusa lungo il Brenta a Stra, nel luogo dove poteva trovarsi il corpo di Isabella. Il subacqueo è rimasto incastrato per oltre un’ora sotto la chiusa.
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