Un furgone Veritas ha sversato l’olio in corso del Popolo
CHIOGGIA. L’olio su corso del Popolo non era olio di cucina, imputabile alla Sagra del pesce, ma olio idraulico perso da un camioncino di Veritas.
Ci sono volute più di 24 ore per venire a capo del mistero della chiazza d’olio sulla nuova trachite della piazza, anche a causa di un’informazione distorta diffusa da alcuni commercianti e ripresa in una nota di Forza Italia e da un’informazione incompleta di Veritas. Lunedì mattina alcuni esercenti si sono accorti della macchia d’olio in prossimità di Vigo e hanno subito puntato il dito sugli stand della Sagra del pesce, in particolare sullo stand del Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) che si trova a pochi metri. Il passaparola si è diffuso ed è stato ripreso da un comunicato stampa di Beniamino Boscolo (FI) in cui si denunciava il fatto e si chiedeva di far pagare le spese all’eventuale responsabile. In serata un secondo comunicato ipotizzava che si potesse trattare anche di olio di motore perso da qualche camion, ma solo ieri mattina, un terzo comunicato, spiegava che l’olio non era di cucina, ma di motore perso da un camioncino di Veritas. Anche Veritas, contattata lunedì, non aveva dato spiegazioni esaustive parlando solo di una caditoia ostruita, non si sa da cosa, sistemata in velocità dagli operai senza smentire che si trattasse di olio di cucina. In realtà però gli interventi di Veritas (lo si è saputo solo ieri) sono stati due: uno per disostruire una caditoia intasata eseguito dai tecnici del settore idrico, un secondo per ripulire una macchia d’olio di una perdita di un loro camioncino eseguito dai tecnici del settore ambientale. A chiarire il tutto intervengono i responsabili del Masci che non ci stanno, giustamente, a passare per inquinatori. «L’olio di cui si parla», spiegano, «proviene dalla rottura di un camion di Veritas (quindi non poteva puzzare di fritto) e non da un generico automezzo parcheggiato vicino alla fognatura di Vigo e non riguardava il nostro stand. L’olio esausto del nostro stand è stato ritirato periodicamente durante la sagra da una ditta specializzata che provvede anche a verificare che la quantità sia consona a quella usata rilasciando la certificazione. Gli scout presenti in Italia da più di 100 anni e a Chioggia da 70 hanno avuto e continuano ad avere grande rispetto per l’ambiente tanto che un nostro volontario ha aiutato l’autista del camioncino a spargere sabbia perché la macchia non si espandesse fino all’arrivo degli operatori ecologici di Veritas. La nostra presenza alla sagra, da 15 anni, è considerata un servizio alla città».
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