Un falco pellegrino staziona sul campanile

Jesolo. È una femmina adulta che non ha mai migrato. La scoperta fatta dagli alunni della Calvino

JESOLO. Un falco pellegrino sul campanile di Jesolo Paese. Il meraviglioso rapace testimonia un affascinante ritorno, la natura che si riprende i suoi spazi. Da oltre due anni i tecnici del civico museo di storia naturale di Jesolo, assieme all’ornitologo Lucio Panzarin, persona di riferimento e di fiducia nella Provincia di Venezia per il recupero della fauna selvatica bisognosa di cure, monitorano una femmina adulta di falco pellegrino. Non ha mai migrato e staziona sul campanile della chiesa San Giovanni Battista. La scoperta risale a circa due anni fa, quando gli alunni del distretto scolastico Italo Calvino videro lungo i marciapiedi, i muri della chiesa e sugli edifici, ali e spoglie di numerosi uccelli, di svariate specie, in particolare di uccelli acquatici.

Insospettiti, hanno incominciato a recapitarli al civico museo di storia naturale di Jesolo, diretto dal dottor Roberto Basso. È' incominciata così un’inedita classificazione e mappatura della sua dieta alimentare, tra l’altro molto originale, in quanto predilige anatidi e trampolieri che, senza particolare difficoltà, cattura nelle vicine aree vallive. «Singolare», spiega il dottor Basso, «è anche il fatto che intorno ai suoi posatoi più alti, dove è solita sonnecchiare durante il giorno, sostano, per nulla intimoriti piccioni e tortore cittadine, che pare disdegnare e con cui pacificamente convive». Finalmente si è riusciti, nonostante la distanza, ad avere alcune immagini di questo superbo esemplare frutto di un paziente appostamento dell’ornitologo Panzarin.

La speranza è che possa incontrare un soggetto maschio della sua specie, per “convolare a felici nozze” e vedere quest’estate l’involo dei giovani nati. I falchi pellegrini sono monogami e rimangono saldamente uniti per tutta la vita.

«Altra curiosità», aggiunge Basso, «è che le femmine pesano il 30% in più dei maschi, con un peso che può raggiungere anche i 750 grammi. Alcuni studenti delle classi medie, stanno asserendo preoccupati e perplessi, che si tratta di una zitella o vedova, forse di cattivo carattere o di non bella presenza. Nella loro innocente spontaneità e fantasia, comunque, non demordono. Tutti i giorni al momento dell’entrata e dell’uscita della scuola i loro vigili sguardi scrutano sempre il cielo, tutti attendono e sperano di vedere le acrobatiche evoluzioni aeree nuziali e gli acuti stridii che caratterizzano il più veloce e possente rapace diurno, che da sempre, sin dall’antico Medioevo, fu scelto dai falconieri e ancor oggi utilizzato dai sceicchi degli Emirati Arabi.

Giovanni Cagnassi

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