Un esposto dei Mazzacurati dopo la visita di Orsoni junior

L’ha spedito ai pm la moglie dell’ingegnere: racconta dell’arrivo in California del figlio dell’ex sindaco Lui ha mandato una lettera in Procura, ammette la circostanza ma nega di aver lanciato minacce
Di Giorgio Cecchetti
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 18.07.2013.- Interrogatorio Mazzacurati. Giovanni Mazzacurati.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 18.07.2013.- Interrogatorio Mazzacurati. Giovanni Mazzacurati.

Sul tavolo del pubblico ministero Stefano Ancilotto c’è un esposto firmato da Rosangela Taddei, moglie dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati. La signora racconta minuto per minuto l’indesiderata visita nella sua villa in California del figlio dell’ex sindaco di Venezia, Giovanni Orsoni, anche lui avvocato 37enne: all’improvviso si è presentato al cancello della casa in cui si è ritirato l’anziano ingegnere e che si trova alla periferia di San Diego. Per la signora si sarebbe trattato di un’indebita pressione compiuta sul marito, il più importante testimone d’accusa, che già gode di non buona salute. Ha il cuore sofferente, ma soprattutto ricorda poco o nulla, tanto che il giudice veneziano Alberto Scaramuzza ha respinto la richiesta avanzata proprio dalla difesa di Giorgio Orsoni di incidente probatorio: inutile interrogarlo perché ormai soffrirebbe di un grave deficit cognitivo e confonde i ricordi, spiega il magistrato.

Giovanni Orsoni si sarebbe presentato davanti alla villa di Mazzacurati in un giorno dello scorso maggio e alla signora Taddei avrebbe chiesto di parlare con il marito. «Voglio vedere in faccia chi accusa mio padre. Voglio vedere chi racconta tutte quelle bugie» avrebbe affermato il giovane e focoso legale, stando alla versione della signora, che lo ha invitato ad allontanarsi e poco dopo ha avvisato il suo legale, l’avvocato veneziano Giovanni Battista Muscari Tomaioli. I finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria, gli stessi che hanno condotto l’indagine sulla corruzione per il Mose, hanno potuto appurare che il figlio dell’ex sindaco di Venezia in quei giorni di maggio era negli Stati Uniti, hanno ricostruito il suo viaggio d’andata e di ritorno in Italia, ma niente di più. Insomma, per ora, non hanno potuto appurare se davvero sia stato anche in California.

Nei giorni scorsi, però, è arrivata una conferma. A darla è stato lo stesso Giovanni Orsoni, che avrebbe inviato una lettera ai pubblici ministeri veneziani in cui conferma quella sua visita e anche quella richiesta di poter parlare con Mazzacurati, ma parla di una sua iniziativa del tutto personale, della quale neppure il padre era a conoscenza, e sostiene di non aver lanciato alcuna minaccia nei confronti del testimone dell’accusa. Se davvero è stato così, gli inquirenti dovranno appurarlo, comunque se non è stato compiuto alcun reato, come sembra, potrebbe trattarsi di un incidente chiuso con la missiva del giovane avvocato. Tra l’altro, anche se qualche reato fosse stato commesso lo sarebbe stato in una paese straniero nel quale la nostra autorità giudiziaria non ha alcuna competenza a indagare e perseguire reati. Le autorità statunitensi, almeno per ora, non sarebbero state coinvolte.

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