Un corridoio verde per vivere la natura
QUARTO D’ALTINO. Un nuovo corridoio verde per la comunità altinate. È stato inaugurato ieri mattina nell’area golenale che si affaccia su Musestre, il collegamento naturalistico tra la Green way e il bosco umido di San Michele Vecchio.
Il sindaco, Claudio Grosso, ha posato la prima pietra e avviato ufficialmente l’opera. Un percorso naturale che ha lo scopo di aumentare le possibilità di vivere da vicino l’acqua e la terra del territorio, e che verrà realizzato grazie al supporto del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile e della Regione. Un intervento atteso da tempo che finalmente vede luce, mettendo in risalto le risorse naturalistiche e turistiche del comune. Il progetto, finanziato attraverso il programma attuativo regionale del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013, (beni naturali e culturali), è stato appaltato alla ditta Argo Costruzioni Srl di Villorba, per un importo complessivo di 689mila euro. Il piano di riqualificazione ambientale e valorizzazione del patrimonio naturale era già iniziato con la realizzazione della pista ciclabile sull’Alzaia del fiume Sile e il collegamento con le principali arterie romane di Altino attraverso il “Percorso della Memoria”. «Ho seguito in prima persona il progetto quando ero consigliere al parco del Sile», spiega il sindaco, Claudio Grosso, «specialmente nella fase progettuale necessaria per la richiesta di finanziamento, adesso che finalmente ci siamo, intendiamo potarlo avanti con la nostra amministrazione». Precisa il sindaco: «Per ottenere il finanziamento ho realizzato il progetto gratuitamente in collaborazione con un collega del Parco. La pista è metaforicamente parlando come se fosse una “figlia” per me. L’ho vista nascere e ritengo sia una grande opportunità per l’intera comunità sotto il profilo della valenza turistica, ambientale e del decoro urbano. Un servizio per l’intero paese che, anche per mezzo di quest’opera, potrà tornare al ruolo che gli compete». All’interno del progetto sono previsti diversi interventi, punti accesso, parcheggi e aree di sosta pienamente compatibili con il contesto ambientale e interamente realizzati mediante materiali che garantiscono un’armonia con l’ambiente e una riduzione delle operazioni di manutenzione. Conclude Grosso: «Sono sicuro che presto arriveranno anche altri risultati concretamente visibili».
Marta Artico
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