«Un colpo violento poi una scena spaventosa»
NOVENTA. La rotatoria di Grassaga, nel territorio di Noventa ai confini con San Donà, è stata realizzata dieci anni fa per regolare i flussi verso la frazione di Grassaga di San Donà e la zona industriale che Noventa condivide con San Donà. Da allora, i residenti ne denunciano l’estrema pericolosità, che fa il paio con un altro punto critico della viabilità locale che è il semaforo nel centro della frazione di Grassaga. La rotatoria è infatti decentrata rispetto l’asse stradale e secondo i residenti nella zona c’è anche una carenza di segnaletica che avverta della presenza della rotatoria. I passeggeri dell’autobus ieri mattina erano seduti in attesa di arrivare al terminal sandonatese di piazza IV Novembre quando sono stati improvvisamente sbalzati sui sedili del mezzo pubblico dopo l’impatto impressionante con l’auto. «È stato un colpo violentissimo», hanno raccontato, «abbiamo sentito le lamiere che si contorcevano. Poi ci siamo affacciati e abbiamo visto le condizioni in cui si trovava l’auto con la donna a bordo ed è stata una scena davvero spaventosa». In breve tempo la notizia dell’incidente stradale di ieri mattina è rimbalzata nell’attentissima frazione di Grassaga dove, nei bar del centro, non si è parlato d’altro per ore.
«Da anni denunciamo la pericolosità della rotatoria», spiegano i residenti, «è molto grande, ma è piuttosto decentrata rispetto alla sede stradale. Dovrebbe essere segnalata in modo evidente, invitando i veicoli a rallentare. Tutto l’asse stradale dal territorio di Noventa a quello di Grassaga di San Donà è pericoloso, perché dopo la rotatoria arriva il semaforo centrale della frazione. Ogni settimana qui si verifica almeno un incidente». (g.ca.)
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