Un centro per gli atleti disabili

Il progetto di Porru (Fispes), l’assessore Mattiello: ben venga
BOLOGNINI OLMI INTITOLAZIONE DEL PALAZZETTO DI OLMI AD ALVISE DE VIDI MEDAGLIATO ALLE PARAOLIMPIADI
BOLOGNINI OLMI INTITOLAZIONE DEL PALAZZETTO DI OLMI AD ALVISE DE VIDI MEDAGLIATO ALLE PARAOLIMPIADI

NOALE. Noale in lizza per creare un centro tecnico nazionale per gli allenamenti degli atleti disabili. Un progetto che sembra essere più di un’idea, tant’è che è lo stesso presidente della Federazione italiana sport paraolimpici e sperimentali (Fispes) Sandrino Porru a lanciarlo: «Potrebbe diventare un fulcro per la promozione del territorio». La proposta è partita nei giorni scorsi, quando al centro sportivo di via De Pol sono giunti sei atleti veneti disabili per allenarsi agli ordini di Mario Poletti, tra cui il trevigiano Alvise De Vidi, vincitore di 14 medaglie paraolimpiche nelle sei edizioni a cui ha partecipato, nei 100 e i 200 metri, la maratona, il nuoto. L’obiettivo è lavorare in modo intenso nei prossimi mesi, per consentire agli sportivi dello Fispes veneti, ma non solo, di potersi allenare a Noale e prepararsi al meglio alle gare. Sottolinea il delegato regionale Raffaele Sartorato: «Abbiamo visto le strutture di Noale e ci sono piaciute. Anche gli atleti hanno avuto un ottimo riscontro. Ci sono alberghi, piscine e sedi fisioterapiche che ci potrebbero consentire di prepararci bene per i nostri impegni. Crediamo che Noale possa fare al caso nostro». Sartorato spiega quali sono gli obiettivi dello Fispes: «Vogliamo far crescere delle nuove società in Veneto, dove sono poche nonostante gli ottimi atleti. Nella nostra Federazione si punta sull’atletica leggera, il tiro a segno, il rugby in carrozzina, le bocce, gli sport sperimentali. Tutto questo passa attraverso la creazione di un centro tecnico che diventi riferimento non solo per la regione ma anche fuori. Non dimentichiamoci che il Veneto ha sei atleti disabili nel giro della nazionale». Il delegato comunale allo Sport Giuseppe Mattiello, pure allenatore di atletica, dà il benvenuto alla Fispes: «Ben venga. La città ha tradizione sportiva e siamo disponibili a discutere di questo progetto. Ai vertici della Federazione ho parlato della nostra realtà, delle strutture che possono fruite da sportivi e allenatori».

Alessandro Ragazzo

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