Un Carnevale in stile Ottocento

Costumi, cortei, rievocazioni storiche legate al secolo in laguna. Ecco il tema della festa curata da Davide Rampello, anche in occasione dei 150 anni dall'Unità del Paese. Si andrà dal 26 febbraio all'8 marzo del 2011
Maschere sotto il ponte di Rialto a sinistra Davide Rampello e Marco Balich
Maschere sotto il ponte di Rialto a sinistra Davide Rampello e Marco Balich
VENEZIA. Il Carnevale di Venezia ricomincia dall'Ottocento, legando la celebrazione del secolo in laguna, a quella per i 150 anni dell'Unità d'Italia che cadranno appunto il prossimo anno, con rievocazioni in maschera e un'attenzione particolare ai costumi dell'epoca. E' questo il tema che il nuovo direttore artistico Davide Rampello vorrebbe dare all'edizione del prossimo anno della festa, che sarà presentata nei prossimi giorni e che si dal 26 febbraio all'8 marzo.


«La cosa che mi sta più a cuore - spiega Rampello - è il coinvolgimento dei veneziani, che devono tornare a partecipare alla festa e poi il fatto che il Carnevale viva anche e soprattutto di sera, coinvolgendo non solo la Piazza ma anche i musei e le chiese che potrebbero aprisi anche di sera». Dopo il format Sensation imposto da Marco Balich nel suo triennio di direzione artistica per "spalmare" il Carnevale su tutti i sestieri, senza particolari vincoli di programma, si torna invece a un Carnevale a tema, attorno cui il nuovo direttore artistico con Venezia Marketing & Eventi - che curerà con lui la parte organizzativa - spera di aggregare altre associazioni e istituzioni culturali.


Si studierà quindi l'iconografia dell'Ottocento - a Venezia ma non solo per proporre sfilate storiche, anche andando alla caccia di costumi originali dell'Ottocento da esporre e sfoggiare. Una collaborazione che secondo Rampello dovrebbe allargarsi non solo ai musei - a cominciare da quello di storia del Tessuto di Palazzo Mocenigo - ma anche alle università veneziane e alla stessa Accademia di Belle Arti per curare costumi e scenografie. Ma ci saranno anche feste in costume ispirate appunto all'Ottocento e concorsi a tema, sfruttando anche la rete Internet anche per trasmettere suggerimenti su come mascherarsi. Proprio la collaborazione di altre istituzioni e associazioni veneziane sarà per Rampello essenziale per la riuscita della festa, anche per i limiti di budget della manifestazione che non potrà superare il milione di euro della scorsa edizione.


La biennale ha già confermato il ritorno del Carnevale dei ragazzio ai Giardini, ma anche Fenice e Teatro Stabile faranno anche quest'anno la propria parte. «Il programma partirò "tarato" su quella cifra - spiega Rampello, che è anche presidente della Triennale di Milano - ma speriamo di allargarlo in corso d'opera con l'arrivo di possibili sponsir che stiamo cercando». La chiusura del Carnevale dell'8 marzo, il giorno della Festa della Donna, sarà sfruttato per una giornata di festa tutta al femminile, mentre non verrà toccato - se non per qualche aspetto organizzativo - l'impianto tradizionale legato al Volo dell'Angelo, alla Festa delle Marie e anche al corteo delle remiere, che però Rampello pensa di valorizzare legandolo alla conoscenza della tradizione veneziana anche da parte dei turisti. Sarà curato anche l'aaspetto gastronomico e quello della tradizione dei Carnevali, ricollegandosi a quelli di altre regioni italiane.

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