Un cane dobermann scappa Panico davanti alle scuola

SANTA MARIA DI SALA. Doberman fugge dalla ditta dov’era stato messo di guardia e semina il panico davanti alle scuole, proprio durante l’entrata degli alunni. A fermalo ci pensano i vigili. Finale a...

SANTA MARIA DI SALA. Doberman fugge dalla ditta dov’era stato messo di guardia e semina il panico davanti alle scuole, proprio durante l’entrata degli alunni. A fermalo ci pensano i vigili. Finale a lieto fine, ma sono state due ore di paura ieri mattina a Santa Maria di Sala: il cane, di grossa taglia, è fuggito da un’azienda di via Fermi, in zona industriale. Una volta libero, l’animale ha attraversato la Noalese, scansando le auto in transito, prima di trovare rifugio nel centro del paese. È quindi arrivato di fronte alle scuole elementari e medie del capoluogo, in viale Rimembranze, giusto pochi minuti dopo le 8 e quindi proprio quando i ragazzini stavano per entrare in classe. Qui ha seminato il panico tra decine di alunni e i loro genitori, terrorizzati che quel cane di grossa taglia, senza padrone, potesse attaccare qualcuno. Decine le chiamate piovute al centralino della polizia locale, che si trova a due passi, in Villa Farsetti. Subito i vigili in servizio coordinati dal referente di presidio Aldo Pagnin sono usciti per recuperare l’animale, addestrato per fare la guardia e dunque potenzialmente pericoloso. La pattuglia lo ha rintracciato poco dopo in zona residenziale, in via dei Carpini, riuscendo a spingerlo fino a rinchiuderlo all’interno del campo scuola permanente, uno spazio recintato per l’educazione stradale dei bambini, nel parcheggio dietro la villa. Messo al sicuro è partita la caccia al padrone, non facile, per l’impossibilità di avvicinarsi all’animale e leggerne il microchip. Solo dopo un paio d’ore il proprietario è stato rintracciato e chiamato a riprendersi il cane. Ora verrà sanzionato per omessa custodia, tanto più che il doberman era già stato protagonista di una fuga un anno fa, poi recuperato sempre dai vigili, mentre vagava in via Torricelli.

Filippo De Gaspari

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