Un camper dello spaccio per rifornire i clienti
MUSILE. Un supermarket della droga a Millepertiche, i carabinieri sono ancora alle prese con le indagini nella frazione di Musile. Trovato anche un camper, che serviva per i rifornimenti “mobili” nella zona. Sono emersi ulteriori indizi che avvalorano la tesi dei militari dell’Arma: all’interno del casolare di via Forcassona era stato costituito un vero e proprio laboratorio clandestino per la produzione e lo smercio di sostanze stupefacenti di tipo sintetico. E, infatti, la perquisizione è proseguita anche nei giorni scorso, dopo l’irruzione dei carabinieri, con i vigili di Musile e il personale dell’Asl 10.
Proprio nella giornata di lunedì, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di San Donà, al comando del tenente Dario Russo, hanno sequestrato anche un camper parcheggiato nei pressi dell’abitazione. All’interno, ben nascosti, dei cassetti invisibili, meticolosamente occultati dietro dei finti pannelli di copertura, all’interno dei quali sono state rinvenute altre sostanze stupefacenti, per lo più droghe di nuova sintesi. Come se non bastasse, nella casa è stata scoperta una botola, nascosta da un armadio che ne copriva la vista. E qui sono stato ritrovati in perfetto stato e con tracce di recente uso una serie di alambicchi, pipette, imbuti e cilindri, tutto materiale tipico di un vero laboratorio chimico per realizzare le droghe sintetiche quali Mdma, ketamina, metanfetamine. Il camper stesso è stato dunque sequestrato dai militari e custodito presso un deposito autorizzato, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa di ulteriori accertamenti.
Le indagini sono ancora in corso, per ricostruire i rifornimenti e i movimenti della banda dei cinque arrestati nel blitz a Millepertiche, uno dei quali di Musile, proprietario del casolare. Si investiga in particolare nell’ambiente dei rave party, le feste senza freni a base di cocktail di droga e alcol cui partecipano tanti giovani in cerca di sballo e purtroppo anche morte. Non di rado perdono totalmente il controllo per queste droghe sintetiche che possono essere anche utilizzate per confondere e derubare le persone oppure, per commettere violenze. I danni, dopo l’eccesso di consumo di droghe sintetiche possono risultare permanenti a livello cerebrale. Ma la richiesta non manca e il mercato è fiorente, mentre non è facile rilevare gli effetti senza un'adeguata rete sanitaria che a San Donà esiste presso l’Asl in collegamento con il centro antiveleni di Pavia.
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