Un calvario iniziato dopo l’incidente in auto nel 2006
Giuseppe “Pino” P. vive a Mestre ed è il padre di Elisa. Una giovane donna che oggi ha 46 anni e che da 12 anni versa in uno stato vegetativo persistente, irreversibile, e viene tenuta in vita con un...
Giuseppe “Pino” P. vive a Mestre ed è il padre di
Elisa. Una giovane donna che oggi ha 46 anni e che da 12 anni versa in uno stato vegetativo persistente, irreversibile, e viene tenuta in vita con un sondino che le garantisce l’alimentazione e una cannula che le consente di respirare. È ospite dell’Antica Scuola Santa Maria dei Battuti di Mestre. Una vicenda che inizia nel 2006: la ragazza era assieme al fidanzato quando hanno avuto un incidente automobilistico. Rientravano da Padova. Elisa non si è mai ripresa. Nell’incidente la ragazza, allora 35 enne, ha sbattuto la testa e la scatola cranica è andata in frantumi. Il fidanzato, per il dolore di quanto è accaduto, qualche mese dopo si è suicidato. In questi anni, Elisa, ha perso anche la madre. Il padre, che in questi anni si è preso cura di lei, ha deciso di sollevare il suo caso per scuotere il Parlamento italiano per approvare una vera legge sul fine vita. In questi anni è passata dall’ex Umberto I all’ospedale dell’Angelo, al San Camillo del Lido fino a Villa Salus. Da circa tre anni è ospite di Santa Maria dei Battuti. Non ci sono speranze che possa riprendersi.
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