Un "buco" nelle casse parrocchiali dietro la fuga del prete

Si fanno sempre più insistenti le voci di un grosso ammanco dal conto della parrocchia dei Santi Vito e Modesto a Spinea. Il sacerdote è sparito "per affaticamento
SPINEA. Potrebbe esserci un ammanco di almeno 200 mila euro dalle casse parrocchiali dietro l'abbandono del servizio sacerdotale da parte di don Flavio Gobbo, parroco di Spinea.
 
Dopo aver lasciato nei giorni scorsi una missiva, letta dal cappellano ai parrocchiani, in cui si limitava a spiegare di volersi prendere un periodo di riposo "a causa di una situazione di affaticamento", ed essere letteralmente sparito, nelle ultime ore si starebbe delineando uno scenario economico per spiegare l'accaduto.
 
Dalla cassa della parrocchia dei Santi Vito e Modesto mancherebbe infatti una somma ingente, uscita un po' alla volta in un anno e mezzo. C'è chi parla di un eccesso di beneficenza e prestiti ai bisognosi e chi arriva a ipotizzare l'ombra delle sale da gioco da parte della perpetua. Ma non viene tralasciata neppure la pista amorosa. Si tratta del terzo parroco in un mese in Veneto, dopo don Marco Scarpa di Venezia (che ha scelto coraggiosamente di fare outing dal pulpito, raccontando il risvolto affettivo del suo abbandono) e don Alberto Bernardi del Sacro Cuore di Treviso.
Don Flavio Gobbo lascia: «Sono stanco»

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