Un brusco stop per i lavori del “palazzetto” del cinema

L’iter amministrativo non era concluso, le dimissioni del sindaco bloccano tutto I soldi per finanziare l’opera erano attesi dalla vendita dell’ex Ospedale al Mare

VENEZIA. Nuovo Palazzetto del Cinema e dei congressi, si ferma tutto un’altra volta. Le dimissioni di sindaco e Giunta comunale bloccano un percorso di recupero nell’area del «buco» al Lido che pareva avviato e che doveva vedere a settembre - secondo quanto annunciato - l’assegnazione della progettazione del nuovo edificio alla Sacaim, che avrebbe già dovuto costruire il nuovo Palacinema e che aveva raggiunto un accordo bonario con Ca’ Farsetti, legato proprio alla nuova opera.

La Sacaim reclamava inizialmente 18 milioni di euro di danni subìti che aveva già richiesto all'allora commissario straordinario al Palacinema Vincenzo Spaziante, che per tutta risposta aveva rescisso il contratto d'appalto con l'impresa impegnata sin dall'inizio nel cantiere del nuovo Palazzo del Cinema mai nato.

Ne era sorto un contenzioso tra impresa e Comune - che nel frattempo aveva ereditato le competenze di Spaziante - concluso poi appunto con un accordo bonario tra le parti che Ca' Farsetti aveva sottoscritto con il commissario straordinario di Sacaim, il professor Alberto Maffei Alberti. L'accordo raggiunto allora prevede che in cambio alla rinuncia della richiesta di 18 milioni di euro di danni da parte di Sacaim, il Comune affidi all'impresa oltre ai lavori di chiusura del "buco" davanti all'ex Casinò, l'affidamento della progettazione di un nuovo "palazzetto" di dimensioni più contenute e la successiva esecuzione dei lavori.

Ma senza più Giunta comunale, tutto torna in discussione, anche perché il nuovo commissario prefettizio che governerà nei prossimi mesi a Ca’ Farsetti sarebbe tenuto a occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione, tra cui non rientra certo l’edificazione del nuovo palazzetto al posto del “buco” di fronte all’ex Casinò.

I soldi per la sua realizzazione dovevano venire, attraverso una ventina di milioni di euro a disposizione del Comune, dall'avanzo proveniente dalla vendita dell'ex Ospedale al Mare, anche se probabilmente dovevano essere solo una dozzina quelli effettivamente impiegati per la realizzazione del nuovo edificio per il mercato del film, da circa 2500 metri quadrati e per la risistemazione del piazzale e del verde pubblico. Ma il Comune contava avere un contributo anche dal Ministero dei Beni Culturali, proprio perché nel nuovo palazzo dovrebbe avere sede anche il mercato del film richiesto dalla Biennale. Un percorso tutto da definire di cui difficilmente il commissario si farà carico. E il “buco” rischia di restare a lungo lì dov’è.

Enrico Tantucci

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